Sei ettari di terra in una zona di Roma in continua espansione. Il 162° Tempio della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è stato tirato a lucido per presentarsi al mondo civile e religioso non solo romano ma mondiale. Il simbolo ricorrente, oltre alla simbologia religiosa incastonata nel tempio, è il disegno della piazza de Campidoglio di Roma disegnata da Michelangelo, L’Ombelico o meglio Umbelicus Caput Mundi, il centro del mondo, la culla della
civiltà. Il tempio, una struttura imponente, in granito Bianco Sardo esternamente, elegantissimo all’interno con finiture pregiatissime di marmo, legno, pitture decorative e lampadari in vetro di Murano, 4.000 metri quadrati su tre piani, è davvero un trionfo di luce con il fine di unire le famiglie per l’eternità oltre a matrimoni, battesimi ed altre cerimonie.Una struttura diversa dalla normale concezione cristiana a cui siamo abituati, un vero e proprio Tempio composto da Sale illuminate con una intensità sempre maggiore, fino ad arrivare alla sala celeste, l’ambiente spirituale per eccellenza che simboleggia la pace e la gioia, luogo di raccolta, preghiera e spiritualità.
Ovviamente all’interno del Tempio sono presenti due fonti battesimali ad immersione. Uno per coloro che entrano nella religione, ed uno che consente di offire la possibilità di battesimo ai parenti defunti.
Ma non è solo il Tempio a comporre la nuova struttura religiosa. Il centro visitatori è una vera e propria esperienza multimediale e sarà aperto al pubblico ogni giorno. Un murale composto da 5 pannelli raffiguranti scene tratte dalla vita di Gesù realizzato totalmente da oltre 6000 pezzi di vetro che incorpora al suo interno una conchiglia del mar della Galilea, sale della del mar Morto ed una moneta di 2000 anni fa proveniente da Gerusalemme. Ma la sala che appare al pubblico in primo piano, protetta da pannelli di vetro che la delimita dal giardino esterno è quella con la grande statua di gesù contornata dai dodici Apostoli.Repliche delle state scolpite da Bertel Thovaldansen che si trovano nella chiasa di Nostra Signora in Danimarca.
L’intera struttura, che comprende anche alloggi per missionari e volontari che opereranno nella struttura, uffici, ed una zona informatizzata dove si potranno effettuare ricerche genealogiche, ha senza dubbio portato dei vantaggi estetici e strutturali al quadrante nord della città sin dalla fase di costruzione riqualificando ed urbanizzando un’area che in precedenza non era molto curata se non dall’adiacente ufficio delle entrate e dall’area non lontava del centro commerciale Porta di Roma.