Una gara sottotono dei giallorossi, improvvisamente accesa nel momento di maggiore difficoltà da un lampo del giovane centrocampista

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Buona la prima. La Roma si aggiudica l’andata della semifinale d’Europa League battendo un Bayer Leverkusen più feroce e pericoloso nei primi 20 minuti del primo tempo e sempre più innocuo nel resto della gara, lentamente conquistata nella padronanza del campo dai padroni di casa.

Pronti, via: Dybala parte dalla panchina, Cristante è confermato al centro della difesa e davanti Mourinho si affida al doppio centravanti, Abraham-Belotti. Mou opta per una partita difensiva, con Celik e Spinazzola che allungano la linea da tre a cinque. Il palleggio del Bayer è bello a vedersi, ma anche poco fruttuoso, mancando spazi per andare a far male. Si gioca una partita a scacchi, con la Roma a cercare di chiudere ogni linea di passaggio e i tedeschi invece che cercano (senza però trovarlo) il pertugio giusto. Serve un’occasione clamorosa di Edoardo Bove, che prima costruisce il tiro per Abraham (parato da Hradecky) e poi va a prendersi il giusto premio, siglando sulla ribattuta il vantaggio giallorosso. Primo gol europeo per lui dopo le due reti in campionato dell’attuale e scorsa stagione.

Un finale commovente per una squadra a pezzi ma che in Europa dà più del 100%. Al ritorno in Germania torneranno pezzi importanti della rosa, Smalling su tutti. È ancora aperto il gioco per la finale di Budapest, ma la sensazione è che in panchina sieda l’uomo giusto per provarci ancora.

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