Basta un gol di Abraham per regalare al popolo romanista una notte straordinaria
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Nella cornice di uno Stadio Olimpico sold out, dopo l’1-1 dell’andata al King Power Stadium, i giallorossi battono le Foxes nel ritorno della semifinale della competizione per 1-0. La Roma passa in vantaggio all’11esimo con Abraham e gestisce poi il vantaggio acquisito.
Nona marcatura per lui: gli unici giocatori inglesi ad aver segnato di più in una sola stagione di una grande competizione europea (escludendo le qualificazioni) sono stati Alan Shearer (11 in Coppa UEFA 2004-05) e Stan Bowles (11 in Coppa UEFA 1976-77).
La finale contro il Feyenoord (0-0 col Marsiglia) si giocherà alla National Arena di Tirana mercoledì 25 maggio alle 21. La Roma sarà la squadra ‘di casa’, come stabilito nel sorteggio pro forma che si è tenuto lo scorso 18 marzo, quando erano stati sorteggiati gli accoppiamenti di quarti e semifinali.
L’esultanza dello Special One che esce in lacrime, e poi rientra a omaggiare ancora un pubblico che ha colto il suo invito a essere in campo. Il bomber da 25 gol in stagione, nonché l’eroe di una serata da ricordare e da tramandare ai nipoti, in ginocchio dopo uno scatto dalla panchina per abbracciare i suoi compagni. Tutta la squadra che va a salutare la Curva Sud, il vero dodicesimo uomo in campo di questa semifinale: la festa giallorossa è appena iniziata.
MOURINHO A SKY SPORT
Lei ha vinto tanto, ma ci si abitua a emozioni come queste?
“È stata una vittoria di famiglia. Non solo della famiglia che era in campo e in panchina, ma anche di quella allo Stadio. Questo è il nostro merito più grande. Questa empatia, questo senso di famiglia… Abbiamo fatto una gara straordinaria.
Magari altri possono interpretarla in un altro modo, ma secondo me, quando il tuo portiere fa due in parate in due partite di semifinale, contro una squadra di Premier League con tanta qualità, è perché abbiamo fatto qualcosa di buono.
Non voglio dire tanto, voglio solo dire che questi ragazzi sono straordinari e ovviamente si meritano questa finale. Però lunedì abbiamo una partita, ne abbiamo ancora tre per finire il campionato nel modo migliore possibile e dopo ci sarà la finale.
È sempre la vecchia storia: abbiamo fatto una traiettoria fantastica per arrivare lì, 14 partite di Conference League sono tante e lo abbiamo pagato anche con i punti persi in Serie A. Però adesso andiamo in finale e vogliamo vincere”.
Possiamo definire quella di stasera una fantastica battaglia di calcio?
“Certo. Noi rischiamo nel modo di pressare – siamo una squadra che rischia – però non abbiamo la capacità per farlo per novanta minuti. È impossibile principalmente contro una squadra che ha palla, che fa girare i giocatori. Dopo, abbiamo abbassato il blocco e abbiamo anche trasformato il 5-3-1-1, con la linea dei cinque a controllare molto bene, con uno sforzo incredibile dei giocatori a centrocampo.
Senza Miki, non era facile avere palla, perché le caratteristiche dei calciatori sono altre. Tanto lavoro da Zaniolo, da Tammy… Famiglia, è così che posso definire questa storia di arrivare finale”
Come Abraham ha aiutato la squadra? È un po’ il simbolo della disponibilità dei suoi giocatori?
“Tammy lo sa, mi rifiuto di parlare bene di lui. Può fare meglio e lui lo sa. È un grande giocatore con potenzialità per essere ancora meglio. E io faccio un po’ fatica ad accettare quelli che possono fare ancora meglio”.
Parlavo della disponibilità.
“La disponibilità deve averla in ogni partita, non solo quando giochiamo contro la Lazio o in una grande partita di una competizione europea. Voglio di più da Tammy. Però, sono d’accordo con te: lui e tutti gli altri, anche quelli in panchina, l’energia, la sofferenza, l’appoggio, l’empatia, la famiglia… Per me, è una famiglia.
E se mi dai la possibilità, un club come mi sta nel cuore e un allenatore che è amico mio: grande Real, grande Carletto, adesso vinciamo la finale”.
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Tabellino:
Roma – Leicester: 1-0
RETI: 11’ Abraham
Roma (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Karsdorp, Cristante, Sergio Oliveira, Zalewski (84’ Viña); Pellegrini, Zaniolo (78’ Veretout); Abraham (89’ Shomurodov).
Allenatore:Mourinho.
Leicester (4-3-3): Schmeichel; Ricardo Pereira (70’ st Castagne), Fofana, Evans, Justin; Maddison, Tielemans, Dewsbury-Hall (77’ Perez); Lookman (46’ Amartey), Vardy, Barnes (46’ Iheanacho).
Allenatore: Rodgers.
ARBITRO: Srdjan Jovanovic (Ser)
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