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#Cronaca #In evidenza cronaca

Beni confiscati, dal sequestro al riscatto sociale: al Campidoglio il Forum cittadino di Roma Capitale

Un’occasione di confronto, approfondimento e impegno concreto: si è svolto questa mattina il Forum cittadino sui beni confiscati alla criminalità organizzata, promosso dall’Assessorato al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale. Un’assemblea partecipata e sentita, che ha fatto seguito alla Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, celebrata il 21 marzo, e che ha messo al centro i temi della legalità, della trasparenza e del riuso sociale del patrimonio sottratto alle mafie.

L’incontro ha visto la partecipazione di istituzioni, associazioni e cittadini, impegnati in un percorso condiviso che punta alla valorizzazione concreta di questi beni, trasformandoli in luoghi di inclusione, solidarietà e rigenerazione urbana. Presenti tra gli altri il Consigliere del Sindaco per la legalità Francesco Greco, Maria Rosaria Laganà, Direttrice dell’Agenzia Nazionale per i beni confiscati, Antonio Ragonesi (ANCI), la Presidente del Municipio II Francesca Del Bello, le assessore Barbara Funari (Politiche Sociali e Salute) e Denise Lancia (Municipio X).

Durante i lavori è stata presentata la delibera n.49/2025, che testimonia l’impegno di Roma Capitale per l’acquisizione di nuovi beni confiscati, tra cui la sede di Differenza Donna e il terreno adiacente alla Palestra della Legalità di Ostia. Sono stati inoltre illustrati i bandi pubblici per l’assegnazione a fini sociali di immobili, l’aggiornamento del geoportale “Atlante” e le attività dei due laboratori tecnici del Forum.

Uno dei momenti più significativi è stato l’annuncio della pubblicazione online dell’elenco aggiornato dei beni confiscati acquisiti da Roma Capitale, circa 150 in totale, di cui l’80% già assegnati per finalità sociali: un dato che testimonia un cambio di passo deciso nella gestione di queste risorse, sempre più valorizzate attraverso il lavoro sinergico di istituzioni, municipi, associazioni e cittadini.

Come emerso dal dibattito, la programmazione preventiva è la chiave per trasformare questi beni in opportunità reali di sviluppo locale. Solo inserendoli in tavoli condivisi e in un’alleanza strutturata tra pubblico, privato sociale e comunità si può evitare che restino inutilizzati o che generino aspettative disattese.

Tra i temi affrontati anche la necessità di una nuova narrazione, capace di raccontare i percorsi – spesso lunghi e complessi – che portano dal sequestro al riuso, restituendo alla cittadinanza la consapevolezza del valore sociale di questi beni. Centrale anche la riflessione sulle assegnazioni provvisorie e sulle difficoltà derivanti da eventuali revoche in fase giudiziaria, nonché il potenziale dei beni confiscati per progetti di housing first, a condizione che si investa in un’efficace mediazione sociale e culturale con i territori.

«Abbiamo voluto essere presenti alla plenaria del Forum perché il tema dei beni confiscati riguarda anche il sociale. Sono già 30 gli immobili affidati al Dipartimento Politiche Sociali, con progetti avviati. Grazie anche al PNRR, molti diventeranno case per persone con disabilità, anziani senza dimora, cittadini fragili. In alcuni casi, sono luoghi di grande bellezza restituiti alla collettività e capaci di generare emozione e dignità», ha dichiarato Barbara Funari, Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute.

«I beni confiscati rappresentano per noi un doppio valore: un presidio di legalità e uno strumento concreto per promuovere l’uso sociale del patrimonio. Stiamo lavorando con determinazione per rafforzare l’impatto di queste politiche, con nuovi progetti e un’offerta formativa sempre più ampia», ha aggiunto Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative.

Zevi ha inoltre ricordato alcuni esempi virtuosi già attivi sul territorio: dalla Palestra della Legalità gestita dall’Asilo Savoia, alla Casa della Solidarietà in via degli Equi, fino ai progetti sul litorale romano e alla sede affidata a Made in Jail, associazione che promuove il reinserimento lavorativo di persone detenute o ex detenute.

Ampio spazio è stato infine dedicato alla formazione, con l’annuncio di un seminario con ANCI sulla semplificazione amministrativa e di un ciclo di tre webinar promossi da Libera, in collaborazione con la Scuola di Formazione Capitolina e numerose realtà del terzo settore attive nel riutilizzo dei beni confiscati.

Il Forum si è concluso con un dibattito aperto, che ha dato voce alle associazioni e ai soggetti protagonisti sul campo, rafforzando il percorso di partecipazione, trasparenza e corresponsabilità che Roma Capitale ha scelto di intraprendere nella sfida – quanto mai attuale – della legalità come bene comune.