Una delle piazze più iconiche e cariche di significato storico e religioso della Capitale torna a splendere. È stata inaugurata oggi la nuova Piazza San Giovanni in Laterano, completamente riqualificata in vista del Giubileo 2025 e già pronta ad accogliere eventi e manifestazioni, a cominciare dall’atteso Concertone del Primo Maggio, che tornerà finalmente nella sua sede naturale.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, il Cardinale vicario della Diocesi di Roma Baldassarre Reina, il Soprintendente speciale di Roma Daniela Porro, insieme ai tecnici del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici (DILP), protagonisti di un’opera conclusa con precisione e rispetto del cronoprogramma, nonostante le complessità affrontate lungo il percorso.
Completamente rinnovata su una superficie di 15.000 metri quadrati, la nuova piazza offre 2.000 mq di verde, 320.000 sanpietrini posati ex novo, 80.000 lastre di pietra e 12 fontane a raso con giochi d’acqua e illuminazione scenografica, attive ogni giorno dalle 8 alle 24, mentre nelle ore notturne (dalle 24 alle 8) si trasformano in uno specchio d’acqua suggestivo che riflette la Basilica di San Giovanni in Laterano, prima sede papale e simbolo della cristianità romana.
Sotto la superficie, un cuore tecnologico avanzato con 2.000 metri di tubature per l’acqua, 1.400 metri di condutture termoplastiche e 3 vasche di accumulo per il riciclo dell’acqua, nel rispetto della sostenibilità e della funzionalità urbana.
«Siamo lieti di aver restituito ai romani e ai pellegrini una piazza finalmente degna della Basilica di San Giovanni, sede del vicariato di Roma», ha dichiarato il Sindaco Roberto Gualtieri. «Un’opera realizzata in soli 12 mesi, nonostante i 92 giorni di interruzione dovuti ai ritrovamenti archeologici. Abbiamo voluto che la piazza fosse un luogo vivo, sostenibile e armonico con l’identità storica del sito, capace di ospitare eventi e manifestazioni, a partire dal Concertone del Primo Maggio».
I lavori, iniziati ad aprile 2024, sono partiti con le consuete operazioni di bonifica da ordigni bellici e indagini archeologiche, che a giugno hanno portato alla luce strutture murarie attribuibili al “Patriarchio”, prima sede papale. In accordo con la Soprintendenza Speciale di Roma, i reperti sono stati documentati, protetti e ricoperti, per garantire la prosecuzione dei lavori senza alterare la storicità del sito.
Già dal 28 dicembre 2024 la piazza era stata parzialmente aperta in occasione dell’apertura della Porta Santa, mentre dai primi giorni di gennaio si è ripreso a pieno ritmo per completare uno degli interventi simbolo del Giubileo.
Soddisfatta anche l’assessora Ornella Segnalini, che ha sottolineato il valore simbolico e pratico dell’intervento:
Questa piazza era ridotta a un crocevia anonimo per auto e passanti. Oggi è un luogo rigenerato, frequentato, curato. È il frutto di un lavoro di grande precisione, dalla posa delle pietre alle tecnologie installate. L’obiettivo era offrire alla città un nuovo volto, fatto di valorizzazione del patrimonio e vivibilità urbana. Voglio ringraziare il Dipartimento Lavori Pubblici, gli operai e tutte le imprese che hanno contribuito a questa sfida: un modello per il futuro di Roma.
Per garantire la piena tutela della piazza durante eventi e allestimenti, il Dipartimento ha realizzato uno specifico manuale tecnico che accompagnerà l’organizzazione delle manifestazioni nel rispetto delle nuove pavimentazioni e strutture.