A Tokyo, nell’edizione pandemica, Roma e la sua provincia risultò la città più medagliata d’Italia. Furono 7 le medaglie conquistate in Giappone, tante bastarono per vince la speciale classifica cittadina nazionale.
A Parigi sono state 5, due in meno, ma Roma si è confermata città olimpica per eccellenza. Il computo delle medaglie la vede a pari merito con Torino e la sua provincia, ma con un argento in più la Capitale è prima assoluta.
Partiamo dall’alto, ossia dall’unico oro conquistato da atleti capitolini. Lo ha vinto la velista romana Caterina Banti nel Nacra 17 foiling, in coppia con Ruggero Tita, bissando il successo di Tokyo e confermandosi come la coppia imbattibile se consideriamo i tre titoli mondiali consecutivi vinti dal 2022 al 2024. Quando scendono in acqua, insomma, non ce ne è per nessuno.
Due gli atleti d’argento: si tratta di Guillaume Bianchi e Alessio Foconi, quest’ultimo esploso qualche anno fa in una straordinaria edizione di “Una Stella per Marta”, torneo di scherma intitolato alla memoria della sfortunata studentessa di giurisprudenza e promessa del fioretto uccisa all’Università La Sapienza. I due azzurri hanno conquistato il secondo gradino del podio nel fioretto a squadre.
Poi i due bronzi, per due giovani atleti che hanno lasciato il segno con la loro impresa. L’appena diciannovenne Mattia Furlani, presente e futuro del salto in lungo, nato a Marino ma cittadino di quella Rieti che dell’atletica leggera ha fatto la sua casa, e Martina Centofanti, cresciuta agonisticamente a Civitavecchia che nella ritmica a squadre ha incantato il mondo.