Vi sarete senz’altro accorti che c’è bisogno di un aiutino per trasportare il quotidiano appena acquistato. Specialmente se la vostra lettura riguarda uno dei giornali più letti :Repubblica o Corriere della Sera.
La situazione si complica se dovete e/o volete acquistarli entrambi. Come mai?
Basta la battuta di un grande attore, regista, commediografo. Insomma un tuttologo della comunicazione. Eduardo De Filippo la comunicava così a una platea plaudente e spesso poco comprendente.
Secondo lui, quando l’aereo era un mezzo di trasporto per gente impegnata, negli affari, nella finanza e anche nei giornali. L’Hostess distribuiva ai passeggeri mazzette cospicue di giornali. Potevi persino portarli via non avendo il tempo di leggerli in pace. Invece, allora, negli anni 70, e adesso, se vai in edicola, che vendono anche saponi e bevande e acquisti un giornale ti regalano l’aereo. Non ridete, perché la trasformazione va compresa. Che cosa è accaduto. Tutto si comunica o, comunque, si può comunicare, per imporsi, in tivù e sui giornali. L’ex direttore del Corriere, che racconta la storia, è più conosciuto del sociologo che quella stessa storia la studia, ed è l’uso e il valore del mezzo della comunicazione che fa la differenza, assieme alla qualità del collaterale.
Walter Veltroni, da direttore dell’Unità mise in edicola l’accoppiata giornale più film “Il sorpasso” di Dino Risi con Vittorio Gassman conquistando migliaia e migliaia di copie: Il sorpasso più l’Unità. Spiegava Umberto Eco; sociologo e maestro nella comunicazione che “la qualità dell’aggregato esalta il prodotto principale e viceversa”. quindi il pubblico del sorpasso (in cerca del divertimento un po’ impegnato si somma a chi punta sull’impegno divertente).