L’Organizzazione di volontariato “Nonna Roma” opera su Roma dal 2017, con l’idea di realizzare un banco del mutuo soccorso e l’intento di fornire risposte materiali alle condizioni precarie in cui vivono migliaia di persone nella nostra città.
È questo il fiore della solidarietà. Con queste parole l’organizzazione di volontariato “Nonna Roma” si prepara alle prossime festività pasquali. Nell’immaginario collettivo di Roma, la nonna è quella figura sempre pronta ad accoglierti quando hai bisogno di sentirti a casa. La nonna si prende cura di te senza troppe domande, se non un classico: “fijo mio come te sei ridotto! Ma non magni bello de nonna?” https://nonnaroma.it/.
“Nonna Roma” nasce nel 2017, all’interno del circolo Arci Sparwasser e con il sostegno di un folto gruppo di ragazzi e ragazze, con l’idea di realizzare un banco del mutuo soccorso e l’intento di fornire risposte materiali alle condizioni precarie in cui vivono migliaia di persone nella nostra città. Da allora l’organizzazione si è sviluppata sul territorio capitolino con molti sportelli e sedi che sono molto più di un semplice servizio di assistenza alimentare: sono un punto di riferimento per chi cerca supporto in situazioni di difficoltà legali, fiscali e burocratiche.
Grazie a un team di esperti e alla collaborazione con partner locali, gli sportelli aiutano le persone ad accedere ai servizi di sostegno al reddito, all’abitare, all’istruzione e alla salute, garantendo un aiuto concreto e continuo contro le disuguaglianze. Inoltre, c’è Casa Ayedi, nel cuore dell’Esquilino, che è più di un semplice centro di accoglienza: è un luogo di rinascita. Sempre aperto, offre alle persone senza dimora non solo un riparo, ma l’opportunità di diventare protagonisti della propria ripresa. Qui, ospiti e volontari creano insieme una comunità viva, fatta di collaborazione, inclusione e condivisione, trasformando ogni giorno in un’occasione di crescita personale e collettiva. Forse non si sarebbero aspettati da subito un successo simile per la Casa Ayedi, ma una buona risposta era attesa. Visto il grande bisogno che c’è di sostenere le persone in difficoltà e offrire loro un luogo dove poter dormire e mangiare.
Le associazioni di volontariato, i movimenti, le reti che si occupano di assistenza agli ultimi sono diversi. Il progetto di “Nonna Roma” ha avuto da subito come obiettivo il contrasto alla povertà e alle disuguaglianze economiche e sociali. È stato chiamato “Nonna Roma” poiché, nell’immaginario collettivo, la nonna è quella figura che dispensa solidarietà e sostegno, rappresentando spesso un welfare individuale e sociale indispensabile.
“Nonna Roma” si concentra sull’alimentazione e sui problemi legati all’accesso ai beni di prima necessità. Si struttura in primo luogo come banco alimentare di mutuo soccorso con finalità perequative, raccogliendo e distribuendo generi alimentari e prodotti per l’igiene personale alle famiglie in condizioni di povertà assoluta o relativa. Intorno a questo servizio principale, l’associazione ha attivato una rete di servizi per aiutare le persone a uscire da condizioni di disagio economico e sociale. Il banco alimentare ha iniziato nel V Municipio (Pigneto e Villa Gordiani) e successivamente si è espanso al I Municipio (Testaccio), IV Municipio (Pietralata e Casal Bruciato), III Municipio (Tufello) e nell’area dei Castelli Romani (con base a Ciampino). L’associazione collabora con assessorati e servizi sociali locali per migliorare i servizi offerti.

Nonna Roma opera da circa otto anni, raccontati magistralmente in un documentario dal titolo ”Ci sarà sempre un posto:
Il progetto è cresciuto molto nel tempo. Tra i vari servizi, attualmente c’è uno sportello di consulenza legale che si occupa principalmente di questioni abitative e del diritto alla casa, seguendo gratuitamente pratiche di sfratto e fungendo da tramite tra privati e istituzioni. L’associazione offre assistenze previdenziali e disbrigo di pratiche burocratiche e organizza numerose attività ludico-ricreative e culturali. Si occupa anche di contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica, con iniziative come “Matita sospesa” (raccolta di materiale scolastico) e “Fuoriclasse” (doposcuola popolare). Inoltre, si organizza la distribuzione di pacchi alimentari per le famiglie meno abbienti. Il progetto di mutualismo e solidarietà avviato ormai da circa otto anni, è diventato ormai un punto di riferimento per diversi quartieri romani.
“Nonna Roma” è cresciuta anche in termini di militanza e di attivismo da parte dei volontari. Sono molte le persone che negli ultimi mesi hanno deciso di avvicinarsi per dare il proprio contributo. Sono diventati un punto di riferimento non solo per chi ha bisogno ma anche per chi vuole mettersi in gioco e rompere con la guerra simulata contro i poveri che si sta portando avanti nel nostro Paese e, ormai, anche a livello della parte privilegiata del pianeta. L’ambizione di “Nonna Roma” non è solo quella di aiutare chi ne ha bisogno ma di diventare uno strumento di autorganizzazione e di rivendicazione dei propri diritti per quanti oggi vivono ai margini. Come i picchetti antisfratto, dove a difendere le persone in difficoltà vengono altre persone che sono nella stessa situazione.
Mentre questo Paese è impegnato a sostenere una guerra ai migranti, nemico ideale per i penultimi, l’esperienza di “Nonna Roma” vuole lanciare un messaggio: oggi la vera emergenza sociale e umanitaria sono i 5 milioni e mezzo di persone che vivono sotto la soglia di povertà. Molti di loro sono senza tetto e vivono in mezzo ad una strada, molti sono privati dei diritti fondamentali come ad un’alimentazione adeguata, qualcuno fatica a mandare i figli a scuola. Queste persone sono di tutti i colori, il loro problema non è essere italiane o straniere ma la povertà e la disuguaglianza. Bisognerebbe combattere la povertà, non i poveri.
Allora, per questa Pasqua “Nonna Roma” ha rinnovato l’impegno, parlando di memoria e solidarietà insieme per fare la differenza: quest’anno, le uova e le colombe di Nonna Roma rappresentano un gesto resistente per le tante battaglie che giorno dopo giorno vengono portate avanti. L’intero ricavato delle donazioni sosterrà progetti di solidarietà per combattere povertà alimentare e disuguaglianze sociali, continuando a sostenere circa 12mila persone grazie alle distribuzioni alimentari di cibo e beni di prima necessità, gli empori solidali sparsi in tutta la città, i centri di accoglienza per persone senza dimora, gli sportelli e il calore di una grandissima comunità che lotta per un futuro più giusto.
Per concludere e per augurarvi una buona e serena Pasqua, prendo in prestito le parole di Stephen Littleword: Nonna, eredità di intenti, sogni e speranze, riposo del cuore in una carezza, gioia infinita di rispecchiarmi nei tuoi occhi.