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Natale di Roma: perché si festeggia il 21 aprile? Tra storia, mito e celebrazioni della Città Eterna

Ogni anno, il 21 aprile, Roma si veste a festa per celebrare il proprio “compleanno”: il Natale di Roma. Una ricorrenza che affonda le radici nella tradizione classica e che mescola storia, leggenda e identità culturale. Ma perché proprio questa data? E quali sono le origini di una delle città più affascinanti e influenti del mondo antico?

A fissare per primo con precisione la data di fondazione di Roma fu Marco Terenzio Varrone, erudito del I secolo a.C., che si basò sui calcoli astrologici del suo contemporaneo Lucio Taruzio Firmano. Secondo le sue ricerche, Romolo avrebbe fondato Roma il 21 aprile del 753 a.C., data che divenne il celebre dies Romana.

L’intuizione di Varrone ebbe un successo tale da diventare riferimento ufficiale. Da quel momento, i Romani iniziarono a contare gli anni ab urbe condita, ovvero “dalla fondazione della città”. Il 2025 segna così il 2778° compleanno di Roma.

Dietro quella data simbolica, però, si cela una delle leggende più suggestive della storia antica: la storia di Romolo e Remo, due gemelli nati da Rea Silvia, discendente di Enea, e Marte, dio della guerra. Minacciati dal crudele Amulio, usurpatore del trono di Alba Longa, i neonati furono abbandonati nel Tevere, ma sopravvissero grazie all’intervento di una lupa che li allattò nella grotta del Lupercale.

Cresciuti sotto la protezione del pastore Faustolo e di sua moglie Acca Larentia, i due fratelli vendicarono la madre, restituendo il trono al nonno Numitore. Decisero poi di fondare una città nel luogo in cui erano stati salvati, ma sorse una rivalità insanabile su chi dovesse governarla. L’interpretazione dei segni divini diede il favore a Romolo, che tracciò un confine sacro sul Palatino. Quando Remo lo oltrepassò per scherno, Romolo lo uccise, sancendo la nascita di Roma con un fratricidio destinato a entrare nel mito.

Le evidenze storiche e archeologiche, tuttavia, raccontano una storia diversa. Gli studiosi ritengono che l’area dove sorse Roma fosse abitata e frequentata già diversi secoli prima del 753 a.C., grazie alla sua posizione strategica per il commercio del sale e del bestiame.

Il Tevere, navigabile, e la presenza di colli offrivano protezione naturale e accessibilità commerciale. I primi insediamenti, probabilmente sparsi sui sette colli, si sarebbero poi unificati progressivamente, dando origine alla futura città. Curiosamente, però, la prima cinta muraria risale davvero all’VIII secolo a.C., un indizio che, seppur non confermando il mito, lo avvicina sorprendentemente alla realtà.

La scelta del 21 aprile potrebbe non essere affatto casuale. In quella data si celebravano infatti i Palilia (o Parilia), una festa pastorale dedicata alla divinità Pale, protettrice del bestiame e degli allevatori. Si trattava di un rito antichissimo, già esistente prima della leggendaria fondazione dell’Urbe. Fu però l’imperatore Claudio, nell’anno 47 d.C., a ufficializzare per primo i festeggiamenti del Natale di Roma, in occasione degli 800 anni dalla fondazione. Da allora, la celebrazione si è trasformata in un omaggio alla grandezza di Roma, fra gloria storica e identità culturale.

Il 2778° Natale di Roma, che si celebra nel 2025, si presenta come un evento diffuso e coinvolgente. Al Campidoglio, cuore simbolico della città, si tiene “La Festa di Roma”, con un ricco programma gratuito di spettacoli, concerti, lezioni di storia, laboratori e performance artistiche dalle 15:00 alle 22:00. L’evento è pensato per coinvolgere ogni fascia d’età, dai più piccoli agli adulti.

Ospite d’onore, la band Il Muro del Canto, simbolo musicale dell’anima romana, che si esibirà in concerto alle 20:45 in piazza del Campidoglio.

Al Circo Massimo e ai Fori Imperiali, invece, si respira l’atmosfera dell’antica Roma: dalle 11:00 in poi, il Gruppo Storico Romano anima la città con rievocazioni, spettacoli gladiatori e antichi riti, culminando nel maestoso Corteo Storico con oltre 1500 figuranti in costume provenienti da 13 nazioni diverse.

Il Natale di Roma non è solo una rievocazione storica: è un tributo a una città che, tra realtà e leggenda, continua a essere un punto di riferimento culturale, artistico e simbolico per il mondo intero. Il 21 aprile è l’occasione perfetta per riscoprire le origini dell’Urbe, per immergersi nella sua epopea millenaria e per sentirsi – almeno per un giorno – un po’ più romani.