La Linea C della metropolitana di Roma rappresenta uno dei progetti infrastrutturali più ambiziosi e complessi della Capitale. Iniziato con l’obiettivo di modernizzare la rete di trasporto pubblico in vista del Giubileo del 2000, il progetto ha attraversato più di due decenni di ritardi, scandali e incredibili scoperte archeologiche. Oggi, la stazione di Piazza Venezia, concepita come un maestoso museo sotterraneo su otto livelli, è attesa con grande fermento, con una data di completamento stimata per il 2032, in tempo per il Giubileo del 2033
La costruzione della Linea C ha incontrato numerose sfide, sia burocratiche che tecniche. Tra i principali fattori di ritardo figurano gli scandali di corruzione, che hanno rallentato i lavori in più fasi, e la scoperta di circa 40.000 reperti archeologici, tra cui noccioli di pesca pietrificati, ceramiche, vasi, pareti e mosaici appartenenti a una caserma dell’epoca dell’imperatore Adriano. Questi ritrovamenti non solo hanno imposto una pausa obbligatoria ai lavori, ma hanno anche aperto nuove prospettive sulla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico sotterraneo di Roma. Ogni reperto rappresenta un pezzo di storia inestimabile, e la loro presenza ha richiesto un approccio attento e metodico per consentire sia la prosecuzione dei lavori sia la protezione di un’eredità antica.
La stazione di Piazza Venezia, quando sarà completata, rappresenterà un capolavoro di ingegneria e archeologia urbana. Progettata su otto livelli sotterranei a circa 45 metri di profondità, sarà un museo unico al mondo, capace di coniugare trasporto pubblico ed esposizione culturale. Sarà dotata di 27 scale mobili, 6 ascensori e 66.000 metri quadrati di spazio espositivo. I tre ingressi principali della stazione collegheranno alcuni dei punti più iconici di Roma: il Vittoriano, Palazzo Venezia e le rovine del Foro Romano. Questo collegamento permetterà ai visitatori di immergersi in un’esperienza storica senza pari, con una passeggiata attraverso millenni di storia, direttamente dalla metropolitana. Piazza Venezia non sarà solo una fermata della linea C, ma una destinazione culturale in sé, un luogo dove archeologia e modernità si fonderanno armoniosamente.
Per superare le sfide legate agli scavi archeologici, gli ingegneri stanno utilizzando il metodo di scavo “top-down”, già applicato con successo nella Jubilee Line di Londra. Questo sistema prevede la costruzione di pareti trasversali e diaframmi interrati per delimitare il perimetro del complesso e la realizzazione delle gallerie ferroviarie a oltre 30 metri di profondità, evitando interferenze con gli strati archeologici più superficiali. Questo approccio garantisce maggiore sicurezza e precisione nei lavori, anche in un contesto così delicato come il sottosuolo romano. Ogni metro scavato rappresenta una sfida, dove ingegneria moderna e tutela storica devono procedere di pari passo per preservare l’inestimabile patrimonio della città eterna.
Tutti i reperti rinvenuti durante gli scavi sono stati attentamente rimossi per il restauro e, una volta conclusi i lavori, saranno ricollocati esattamente nei loro punti di ritrovamento all’interno del museo della metropolitana. Questo spazio non sarà soltanto un luogo di passaggio, ma un vero e proprio scrigno culturale sotterraneo che permetterà di ammirare mosaici, vasi antichi, ceramiche decorate e le affascinanti pareti della caserma di Adriano. Secondo l’Ufficio del Turismo di Roma, solo il 10% dell’antica Roma è stato scavato finora, mentre il restante 90% giace ancora sepolto a circa nove metri sotto il livello stradale. Questo dato non fa che accrescere l’importanza di un progetto come la Linea C, che offre l’opportunità unica di riportare alla luce nuovi tasselli della storia millenaria di Roma.
In attesa del completamento della stazione di Piazza Venezia, la stazione Colosseo-Fori rappresenterà un’importante anticipazione di ciò che verrà. Progettata anch’essa come un museo sotterraneo su quattro livelli, sarà inaugurata nel 2025 e permetterà ai visitatori di ammirare numerosi reperti storici ritrovati durante gli scavi. Questa stazione fungerà da ponte tra il passato e il presente, offrendo una vetrina spettacolare sulle meraviglie archeologiche della Roma sotterranea.
La costruzione della stazione di Piazza Venezia è affidata a Webuild, l’azienda che ha realizzato il ponte di Genova e che è attualmente impegnata nella costruzione della rete ad alta velocità ferroviaria in Italia. Grazie alla loro esperienza, gli ingegneri sanno già cosa aspettarsi dagli scavi: le famose tabernae e gli Atenei dell’epoca di Adriano. La stima di 10 anni per completare la stazione riflette la complessità dell’opera, ma anche l’ambizione di realizzare la stazione-museo più importante al mondo. Ogni dettaglio è stato pianificato con cura, e ogni sfida viene affrontata con competenza e visione.
Entro il 2032, Piazza Venezia diventerà non solo un nodo di trasporto cruciale, ma un luogo di cultura e memoria storica, simbolo dell’unicità della Capitale italiana.