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#Pillole di Storia #Rubriche

V – Rione Ponte: Storia e Fascino di un Angolo di Roma

Situato in un’ansa del Tevere, il Rione Ponte deve il suo nome al celebre Ponte Sant’Angelo, fatto costruire dall’imperatore Adriano nel 134 d.C. Questo ponte, che per lungo tempo appartenne al rione Ponte, fu successivamente incorporato nel rione Borgo quando papa Sisto V, nel XVI secolo, istituì questa nuova suddivisione amministrativa.

Il Rione Ponte è un vero scrigno di storia e arte, con numerosi monumenti e luoghi di interesse che ne testimoniano la grandezza. Tra questi spicca Palazzo Altemps, oggi parte del Museo Nazionale Romano, che custodisce collezioni archeologiche di grande valore. Altro edificio di rilievo è Palazzo Milesi, splendido esempio di architettura cinquecentesca, con una facciata riccamente decorata con scene mitologiche e allegorie delle virtù.

Passeggiando per le sue strade, si incontra la suggestiva Casa di Fiammetta, un palazzetto quattrocentesco che la tradizione attribuisce alla cortigiana fiorentina Fiammetta Michaelis, amante del temibile Cesare Borgia, detto il “Valentino”. Da non perdere è anche la chiesa di Santa Maria della Pace, impreziosita da affreschi di maestri come Raffaello, Baldassarre Peruzzi e Orazio Gentileschi.

Un’altra curiosità del rione è la Fontana della Terrina, la cui particolare forma ricorda una grande zuppiera, un tempo dotata persino di un coperchio. E poi c’è via dei Coronari, una delle strade più affascinanti di Roma, un tempo frequentata dai pellegrini e oggi rinomata per le sue botteghe di antiquariato, che offrono arredi e gioielli antichi in un’atmosfera senza tempo.

Da sempre, il Rione Ponte ha avuto una forte vocazione turistica. Nei secoli passati, numerosi alberghi e locande accoglievano viaggiatori illustri. La più famosa era la Locanda dell’Orso, che si narra abbia ospitato persino Dante Alighieri, ma che certamente accolse figure di spicco come Rabelais, Montaigne, Gogol’ e Goethe. Non a caso, proprio in questa zona trovarono dimora artisti del calibro di Benvenuto Cellini, Francesco Borromini e Carlo Maderno.

Le sue strade principali raccontano la storia della città. Via dei Coronari, conosciuta nel Medioevo come “Via Recta”, fu una delle arterie principali per i pellegrini che giungevano a Roma in occasione del Giubileo del 1300. Un altro asse viario di straordinaria importanza è via Giulia, voluta da papa Giulio II e progettata da Donato Bramante, con l’intento di creare una strada ampia e scenografica nel cuore della Roma medievale, incorniciata da palazzi sontuosi simbolo della potenza della Chiesa.

Il Rione Ponte ha anche un lato oscuro, legato alle esecuzioni capitali. Fino alla fine del XVIII secolo, era frequente imbattersi in un corteo macabro: una figura velata, vestita di nero e con un crocifisso in spalla, precedeva un carro su cui sedeva un condannato incatenato, diretto verso Piazza di Ponte Sant’Angelo per essere impiccato. Un rituale che rendeva ancora più suggestiva e inquietante l’atmosfera di questa zona ricca di storia.

Il suo simbolo, un ponte in campo rosso, è la perfetta rappresentazione di un rione che, da sempre, collega epoche e culture diverse nel cuore pulsante di Roma.