Per la precisione in realtà le insulae in questione erano due, separate da un cortile, attualmente quella visibile e visitabile è solo quella a ridosso della scalinata. Costruita in età traianea, in un primo momento doveva svilupparsi su tre piani. Come consuetudine il piano terra ospitava delle tabernae, ambienti adibiti ad attività commerciali, con mezzanino. Il primo piano, composto da più stanze con copertura a volte a botte, doveva essere destinato ad una sola famiglia, la più facoltosa del complesso. Gli altri due piani erano invece ad un uso più intensivo.
In età adrianea l’edificio divenne ancora più alto con l’aggiunta di un quarto piano, di cui restano poche tracce. Nel corso dei secoli l’insula andò incontro a diversi cambiamenti, ma quello più importante avvenne nel XI secolo, quando il primo piano iniziò ad ospitare la chiesa di San Biagio de’ Mercatello, di cui è ancora visibile il campanile ed un affresco. La chiesa successivamente venne dedicata alla Santissima Spina della Corona di Nostro Signore Gesù Cristo e più tardi a Santa Rita.
Questo antico condominio riuscì a scampare ai grandi lavori di distruzione che riguardarono il centro storico di Roma durante il fascismo ed è sicuramente fondamentale per capire le tipologie abitative in uso in età imperiale.
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