Borromini avrebbe dovuto costruire: una chiesa, un chiostro ed un convento in uno spazio ridotto con un budget limitato. L’architetto riuscì a rispondere perfettamente alla commissione, edificando una chiesa grande tanto quanto un pilastro sorreggente la cupola della Basilica di San Pietro in Vaticano. Di pianta mistilinea, la chiesa è coperta da una cupola ovale in laterizio, scandita da una decorazione in stucco comprendete croci, esagoni e ottagoni. L’ambiente, privo di ricche decorazioni in marmo, è nobilitato attraverso il sapiente uso dello stucco. Il bianco regna incontrastato, rendendo l’ambiente sobrio e luminoso. Anche il piccolo chiostro, di forma ottagonale, sviluppato su due livelli, vede il bianco come grande protagonista.
Al di sotto della chiesa è collocata una cripta, in cui sarebbe voluto essere seppellito Borromini, cosa che non avverrà, poiché troverà eterno riposo nella chiesa di San Giovanni dei Fiorentini.
La facciata, concava e convessa, sarà una soluzione adottata a più riprese nella carriera dell’artista, che non vedrà l’ultimazione dei lavori in quanto morirà suicida nel 1667, lasciando incompiuti anche altri progetti.
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