Quest’anno, il mondo dell’arte si inchina davanti alla grandezza immortale di Maria Callas, celebrando il centenario della sua nascita con un omaggio cinematografico stupefacente, che mira a catturare l’essenza dell’icona dell’opera in tutto il suo splendore melodrammatico.
Il primo atto di questo trittico cinematografico si svolgerà venerdì 20, quando le luci del Teatro Studio Gianni Borgna illumineranno “Maria: lettere e memorie” di Tom Volf e Yannis Dimolitsas. Questo film, un collage intimo di musica, emozione e storia, ci guida attraverso il tour internazionale dello spettacolo teatrale, unendo le forze magnetiche di due donne, Maria Callas e Monica Bellucci, in un dialogo intertemporale di passione e arte.
Nel secondo atto, il pubblico sarà trasportato nel mito e nella tragedia con la versione restaurata di “Medea” di Pier Paolo Pasolini. Qui, il veicolo dell’espressione si trasforma, e la voce autentica di Callas, precedentemente velata, risuona potente e cruda, permettendoci di sperimentare una nuova dimensione dell’artista. Questo restauro risveglia il vero timbro di Callas, offrendo un’esperienza cinematografica che promette di essere tanto cruda e potente quanto la performance originale.
Infine, il terzo atto, “Callas, Paris, 1958” di Tom Volf, promette di essere un crescendo emozionale, portando il pubblico in un viaggio nel tempo, direttamente nel cuore di una delle serate più elettrizzanti nella storia dell’opera. Questo film ci permette di sedere in prima fila e testimoniare la magia e la maestria di Callas attraverso immagini restaurate e un suono ricreato con una cura e una precisione straordinarie, offrendo una rappresentazione vivida e senza precedenti della leggendaria performance.
Questo omaggio a Maria Callas non è solo una celebrazione di una carriera straordinaria, ma anche una riscoperta e un apprezzamento rinnovato della sua arte, il suo impegno e la sua ineguagliabile capacità di catturare e comunicare l’essenza dell’esperienza umana attraverso la musica e la performance. In ogni film, in ogni nota, in ogni immagine, la presenza di Callas risplende, ricordandoci la sua indiscutibile posizione come una delle figure più influenti e amate nella storia della musica e dell’arte.