A pochi chilometri da Roma, lungo la Strada Statale Prenestina, troviamo, nel territorio dell’area metropolitana di Roma, Palestrina, luogo di rilevante importanza storica, con un santuario la cui costruzione risale al II secolo Avanti Cristo. l santuario era celebre in tutto il mondo Romano per il culto della Fortuna Primigenia ovvero “prima-nata” dei figli di Giove, ma anche Primordiale e dunque Madre e contemporaneamente figlia di Giove.
Proprio in questo luogo magico, oggi Polo Museale del Lazio con il Museo Archelogico di Palestrina, viene proposto, nell’ambito di ARTCity 2018, la rassegna Luci su Fortuna, un evento di 12 date di arte e cultura che darà, nelle serate artistiche, la possibilità ai visitatori di ripercorrere, assieme ad archeologi ed esperti, l’antico itinerario di pellegrinaggio che risale il santuario fino all’emiciclo terminale e alla residenza nobiliare, oggi sede del museo. In occasione delle serate sarà possibile visitare in via eccezionale anche il ninfeo seicentesco nella parte privata del palazzo Barberini.
Sei serate speciali di musica e spettacolo sulle terrazze superiori del santuario. Il 14 luglio si inizia con il grande jazz grazie all’indiscusso trombettista Fabrizio Bosso ed al pianista Giovanni Guidi insieme ad un gruppo con tre giovani talenti indiscussi del jazz newyorchese, come Aaron Burnett, Dezron Douglas e Joe Dyson raggruppati in nome del jazz nel progetto “Not A What”.
Il 28 luglio è la serata dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Una vera e propria orchestra multietnica di tredici elementi provenienti da diversi paesi ed in grado di parlare ben nove differenti lingue. L’orchestra ha da anni un rapporto entusiasmante e contagioso con il pubblico, qui presenti con un repertorio che è il risultato di sedici anni, basato sui due aspetti del Viaggio e dell’Incontro.
Ad agosto i Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone, storica e prestigiosissima orchestra nota nel mondo per l’esecuzione del repertorio barocco di autori come Vivaldi e Albinoni, che si esibiranno il 4 agosto con un ensemble di 13 musicisti impegnati in un programma di grande impatto emozionale.
Per gli amanti degli anni Cinquanta il 12 agosto la Fred For Ever Jumpin’ Orchestra dei Buscaja ci propone il sound e l’atmosfera da night nell’inconfondibile stile dell’indimenticabile Fred Buscaglione.
Ancora musica classica il 25 agosto, con i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino che propongono un raffinato e godibilissimo programma di musiche tra Strauss e Tchaikovsky.
Il compito di chiudere la rassegna il 1 settembre è affidato a Vinicio Marchioni con Dialoghi d’amore – Frammenti di un discorso amoroso, un monologo scritto da Gabriele Marchesini e ispirato liberamente al celebre testo di Roland Barthes. In scena Marchioni sarà accompagnato dal pianoforte che racchiude tutto il fascino di una materia deteriorabile come l’amore, analizzata in una struttura frammentaria che ne evita la banalizzazione.