La conquista dello spazio è un pallino dell’uomo moderno. Dall’allunaggio del 1969 all’attuale sogno dello sbarco su Marte, passando per i voli galattici sui quali sta puntando il magnate britannico Sir Richard Branson fino ad arrivare ai tanti film e serie tv sullo spazio. Lo spazio attira, perché è ignoto. E quindi affascina, tanto i bambini quanto gli adulti. Per vedere da vicino alcuni oggetti e reperti preziosi delle missioni passate e i progetti esistenti su quelle future, basterà andare al Guido Reni District di Roma, dove fino al 28 febbraio 2018 ci sarà “Cosmos Discovery”, la prima esposizione sullo spazio con reperti degli Stati Uniti d’America e dell’Ex Unione Sovietica mai allestita in Italia. Il percorso espositivo è costituito da oltre 220 cimeli e riproduzioni in scala 1:1 di progetti originali della Nasa ed altre agenzie spaziali internazionali, oltre a strumentazioni ed oggetti delle più famose missioni nello spazio condotte da Usa e ex Urss, e un padiglione interamente dedicato al Made in Italy nello spazio. Entrando nella mostra si ha fin da subito la sensazione di essere come un astronauta che parte per un viaggio spaziale. La mostra, infatti, è stata allestita in modo a dir poco geniale, perché offre la possibilità al visitatore di osservare da vicino, e in molti casi senza il filtro delle teche, i modelli, le capsule, le attrezzature e l’evoluzione tecnologica delle tute spaziali dell’ultimo mezzo secolo. I pezzi esposti spaziano dalle sonde esplorative ai razzi, dai satelliti andati in orbita ai documenti, alle foto ed alle testimonianze degli studi e dell’aspirazione umana verso lo spazio. Fra i pezzi unici da vedere, c’è anche la giacca indossata dall’astronauta David Scott quando mise piede sulla Luna durante la missione Apollo 15. E ancora gli oggetti personali dell’astronauta Donald Kent Slayton, e una sezione intera sul programma Apollo, con il rover lunare usato da equipaggi americani per esplorare la luna. Cosmos Discovery, insomma, è una mostra da non perdere perché unica nel suo genere e, forse, irripetibile.
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