Fino al 2 marzo 2025, la suggestiva cornice di Castel Sant’Angelo, nella suggestiva cornice delle Sale dell’Armeria Superiore, ospita la mostra “Papi e Santi marchigiani”, un evento straordinario che celebra il legame profondo e secolare tra la Chiesa cattolica e la regione Marche. Attraverso un percorso ricco di documenti, opere d’arte e testimonianze storiche, l’esposizione racconta l’influenza culturale, artistica e spirituale che papi e santi marchigiani hanno esercitato nel panorama religioso italiano.
La mostra si distingue per la varietà e il valore dei suoi contenuti, che offrono uno sguardo unico sulla storia religiosa marchigiana. Tra gli elementi più preziosi spiccano ritratti, medaglie, incisioni e oggetti sacri appartenenti a figure di grande rilievo.
La mostra sarà divisa in 3 sezioni: nella prima vedremo il racconto dei papi (età medievale, età moderna, Risorgimento) attraverso biografie ed elementi che li contraddistinguono come ritratti, medaglie, oggetti legati alla loro committenza. Come nel caso del tabernacolo di El Greco legato alla figura del Papa Sisto V. Nella seconda i santi e i beati (San Marcellino, San Nicola da Tolentino, il Beato Sante, San Giacomo della Marca, Santa Camilla Battista da Varano, San Giuseppe da Copertino, Santa Veronica Giuliani, Santa Maria Goretti) attraverso incisioni, quadri, oggetti di culto e di valore spirituale come le preziose pagine dell’Evangelario di San Marcellino risalente al VI secolo. Nella terza gli itinerari sacri delle Marche: eremi, oratori, santuari, abbazie, rinomate chiese e cattedrali, splendide testimonianze dell’arte romanica e rinascimentale. Questa sezione sarà illustrata anche attraverso mappe, piante e disegni antichi, spesso poco conosciuti o totalmente inediti. Quella che per noi appare la meta di un viaggio era un tempo la tappa di un più complesso itinerario dell’anima, ricerca di luoghi sacri, ma anche di luoghi di riflessione e connessione interiore.
La figura di Papa Sisto V, originario di Grottammare, è al centro di una narrazione dettagliata, impreziosita dall’esposizione del tabernacolo di El Greco, simbolo del legame tra arte e fede. Accanto a lui, santi come San Nicola da Tolentino e Santa Maria Goretti vengono celebrati attraverso opere inedite di rara bellezza, che raccontano la loro vita e il loro impatto spirituale.
Uno dei pezzi più straordinari della mostra è il prezioso Evangelario di San Marcellino, un manoscritto risalente al VI secolo, che rappresenta una delle testimonianze più antiche e significative della cultura religiosa marchigiana. Questo capolavoro si aggiunge a una collezione di oggetti sacri e reliquie che raccontano la ricchezza del patrimonio spirituale delle Marche.
Una sezione della mostra è dedicata agli itinerari sacri delle Marche, con mappe antiche, disegni e piante che delineano percorsi spirituali attraverso eremi, santuari e abbazie del territorio. Questi luoghi, per secoli mete di pellegrinaggio, rappresentano ancora oggi spazi di riflessione e connessione interiore. Tra i più celebri, il Santuario della Santa Casa di Loreto e l’Abbazia di Fiastra, simboli della profonda spiritualità della regione.
“La mostra ‘Papi e Santi marchigiani a Castel Sant’Angelo’ – ha dichiarato Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche – offre un viaggio straordinario attraverso la storia, l’arte e la spiritualità che unisce il territorio marchigiano alla Città Eterna. L’esposizione, che si snoda tra documenti preziosi e opere inedite, celebra il legame profondo tra le Marche e la Chiesa cattolica, rivelando l’influenza che i papi e i santi nati in questa regione hanno avuto nel plasmare la cultura ecclesiastica e artistica italiana. Un’occasione imperdibile per immergersi in una storia di fede e arte in un museo prestigioso come Castel Sant’Angelo, ma anche un’importante vetrina per la promozione del territorio marchigiano. Attraverso il dialogo tra arte sacra e storia ecclesiastica, questa esposizione invita infatti i visitatori ad esplorare la nostra regione per scoprirne le radici culturali e spirituali. Abbiamo dunque un’opportunità unica per valorizzare il patrimonio delle Marche, attirando l’attenzione di turisti, studiosi e appassionati d’arte verso un territorio ricco di tradizioni, paesaggi e cultura, favorendo così la crescita del turismo e la conoscenza delle sue eccellenze”.
La mostra è promossa dalla Regione Marche, dall’ATIM Agenzia per il Turismo e per l’Internazionalizzazione delle Marche, con la collaborazione della Direzione generale Musei del Ministero della Cultura e dell’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma, con il patrocinio di Giubileo 2025 e Conferenza Episcopale Marchigiana. Prodotta e organizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare di Alessandro Nicosia con la curatela di Marco Pizzo e di Maria Cristina Bettini.