I sei giovani attori premiati – Federico Cesari, Celeste Dalla Porta, Carlotta Gamba, Matteo Oscar Giuggioli, Tecla Insolia ed Emanuele Palumbo – si sono distinti nel panorama cinematografico italiano per talento, versatilità e qualità interpretativa. Le statuette, realizzate appositamente da Bvlgari, storico partner dei David, sono state consegnate ai vincitori alla presenza di autorevoli rappresentanti delle istituzioni e del mondo della cultura.
La cerimonia, introdotta dall’annuncio ufficiale avvenuto lo scorso dicembre al Museo Nazionale del Bargello, si è arricchita degli interventi di figure di spicco. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato l’importanza di sostenere i nuovi volti del cinema italiano e l’impegno della Regione nel promuovere la formazione e le produzioni audiovisive attraverso infrastrutture come Manifatture Digitali Cinema Prato. Ha ribadito che il cinema è un settore strategico per la Toscana, non solo sotto il profilo culturale ma anche economico e occupazionale.
Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, ha espresso grande entusiasmo per la seconda edizione del premio, definendolo un’iniziativa ormai consolidata e già significativa nel percorso di valorizzazione dei giovani attori italiani. “Il Davidino”, come è stato affettuosamente ribattezzato il premio, rappresenta secondo Detassis non solo un simbolo di riconoscimento, ma un vero trampolino per chi inizia a muovere i primi passi da protagonista nel panorama cinematografico nazionale e internazionale.
L’assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Giovanni Bettarini, ha evidenziato come l’iniziativa contribuisca a rafforzare il ruolo di Firenze quale polo culturale sempre più centrale nella scena cinematografica italiana. A fargli eco, Aldo Cursano, rappresentante della Camera di Commercio di Firenze e presidente di PromoFirenze, ha posto l’accento sull’effetto propulsivo del cinema sull’economia locale, con la nascita di numerose realtà produttive e di servizio legate alle attività cinematografiche.
Un caloroso messaggio è arrivato anche da Bernabò Bocca, presidente della Fondazione CR Firenze, che ha confermato il sostegno della sua istituzione a favore della formazione giovanile in tutti i campi delle arti performative, esprimendo piena convinzione del valore educativo e culturale del linguaggio cinematografico.
I sei vincitori stanno attualmente seguendo un percorso formativo con il supporto di figure autorevoli del settore. Tra i mentori coinvolti figurano nomi di rilievo come l’attrice e regista Sonia Bergamasco, il critico cinematografico Paolo Mereghetti, Nicoletta Maraschio dell’Accademia della Crusca, Francesca Medolago Albani di Anica Academy e il coreografo Virgilio Sieni. Un’iniziativa che integra conoscenze, tecniche e saperi per fornire ai giovani artisti una visione più ampia del mestiere d’attore, tra arte, cultura e responsabilità sociale.
Il premio, frutto della sinergia tra Accademia del Cinema Italiano, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Camera di Commercio e il Ministero della Cultura, è anche un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni pubbliche e realtà private, casting director, agenti e professionisti del settore cinematografico. Una rete di eccellenze che punta a costruire nuove generazioni di interpreti consapevoli, preparati ed ispirati.