Martedì 22 ottobre alle ore 21, presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, si terrà la proiezione in concorso del film L’albero di Sara Petraglia. L’opera, che segna l’esordio alla regia e alla sceneggiatura della giovane autrice, si preannuncia come un ritratto intenso e profondamente evocativo dei ventenni di oggi. Attraverso una narrazione poetica e incisiva, L’albero esplora le speranze, i sogni e le utopie di una generazione che, spesso, si trova privata di opportunità e futuro.
Il film riflette la condizione esistenziale dei giovani adulti, divisi tra il desiderio di vivere appieno la loro esistenza e l’angoscia della precarietà e dell’incertezza. Le tematiche affrontate da Petraglia sono universali: il bisogno di amore, il senso di smarrimento e la ricerca di un’identità che li definisca in un mondo sempre più caotico e frammentato. Un’opera contemporanea, che riesce a mescolare graffianti verità e momenti di straordinaria delicatezza, restituendo al pubblico un affresco vivido e autentico di una generazione in cerca di un posto nel mondo.
Sempre presso la Sala Petrassi, alle ore 18.45, il Concorso Progressive Cinema presenterà Spirit World, film del noto regista di Singapore Eric Khoo. La pellicola vede la straordinaria interpretazione di Catherine Deneuve, icona del cinema francese, nei panni della leggendaria cantante Claire, impegnata nel suo ultimo concerto in Giappone. L’opera si distingue per il suo tocco malinconico e onirico, mentre Claire, al termine del concerto, conclude anche la sua esistenza terrena. Tuttavia, per la protagonista si apre una nuova dimensione, un percorso inatteso nel mondo spirituale, dove sarà guidata dal fedele ammiratore Yuzo.
Il film di Khoo mescola con maestria realismo e sovrannaturale, regalando una riflessione poetica sulla morte e sul lascito artistico. Deneuve, con la sua interpretazione intensa e introspettiva, riesce a trasmettere tutto il peso e la delicatezza di una vita dedicata all’arte e alle emozioni.
La sezione Grand Public della Festa del Cinema di Roma offre quest’anno due pellicole particolarmente attese. Alle ore 18.30, presso la Sala Sinopoli, verrà proiettato Sharp Corner, un thriller psicologico diretto da Jason Buxton. Il film è tratto da un racconto del giornalista Russell Wangersky e narra la storia di Josh, un padre di famiglia che cade in una spirale ossessiva nel tentativo di prevenire gli incidenti stradali in una curva pericolosa vicino a casa sua. Nel suo desiderio di proteggere gli altri, Josh si allontana progressivamente dalla moglie Rachel e dal figlioletto Max, rischiando di perdere tutto ciò che ha di più caro. Un’opera intensa e avvincente che esplora i limiti della mente umana e l’incapacità di alcuni di distinguere tra altruismo e ossessione.
A seguire, alle ore 21.15, sarà proiettato Longlegs, scritto e diretto da Osgood Perkins, regista noto per la sua capacità di mescolare il genere horror con una profondità psicologica unica. Longlegs promette di sorprendere il pubblico con una trama complessa che intreccia indagini su un cold case, serial killer e fenomeni soprannaturali, mantenendo sempre un filo conduttore logico e lineare che ne garantisce l’efficacia narrativa. Perkins, figlio del celebre attore Anthony Perkins, si conferma un maestro del genere, capace di creare un’atmosfera di tensione senza mai cadere negli eccessi.
Nel pomeriggio del 22 ottobre, sempre presso la Sala Petrassi, alle ore 16.30, sarà proiettato il documentario Le cose in frantumi luccicano, un’opera corale diretta da Marta Basso, Sara Cecconi, Carlotta Cosmai, Alice Malingri e Lilian Sassanelli. Il film ripercorre la storia del Governo Vecchio, luogo simbolo delle rivendicazioni del Movimento per la liberazione della donna a Roma nel 1976. Si tratta del primo spazio autogestito dalle donne e per le donne, il fulcro delle lotte femministe per la conquista di diritti e libertà in un’Italia ancora profondamente patriarcale. Attraverso l’uso di materiali d’archivio e testimonianze dirette, il documentario restituisce il coraggio e la determinazione delle protagoniste di quella stagione politica, offrendo uno spunto di riflessione sull’importanza della memoria storica e del movimento femminista nel nostro Paese.
La programmazione della Festa del Cinema di Roma prosegue presso il Teatro Studio Gianni Borgna con tre proiezioni di grande rilievo. Alle ore 15.30, sarà presentato Grand Theft Hamlet di Pinny Grylls e Sam Crane, un film che unisce l’universo dei videogiochi al teatro shakespeariano. In pieno lockdown, i due protagonisti, Mark e Sam, attori teatrali, si ritrovano senza lavoro e con un futuro incerto. Durante una partita a Grand Theft Auto, però, scatta un’idea geniale: mettere in scena l’Amleto all’interno del videogioco stesso. Una trovata originale che offre una riflessione ironica e profonda sull’arte e la tecnologia.
Alle ore 18, sarà la volta di The Seed of the Sacred Fig, thriller politico-familiare diretto da Mohammad Rasoulof, regista iraniano in esilio. La pellicola è un duro atto d’accusa contro il regime iraniano e riflette la tensione di una società schiacciata dalla repressione. La scomparsa di una pistola scatena un vortice di paura e sospetti, mettendo in crisi relazioni e legami familiari. Rasoulof, fuggito dall’Iran dopo essere stato condannato a otto anni di carcere, conferma la sua straordinaria capacità di fondere realismo sociale e suspense narrativa.
Infine, alle ore 21.30, sarà proiettato Sabbath Queen, documentario diretto da Sandi DuBowski, che racconta il percorso di Amichai Lau-Lavie dalla scena drag radicale fino a diventare rabbino e leader culturale. L’opera, girata nell’arco di ventuno anni, è un viaggio tra tradizione e controtradizione, che esplora il significato dell’identità e del ruolo spirituale in un mondo in continua trasformazione.