Il Premio Cesare Zavattini è una iniziativa promossa dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, sostenuta dalla Siae e dal MiBACT, attraverso il bando “Sillumina”, e dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, con la partecipazione della Cineteca Sarda, Deriva Film e Officina Visioni.
Si tratta di un insieme di progetti, presentati da giovani filmmaker professionisti e non, della durata massima di 15 minuti, che preveda l’utilizzazione anche parziale del materiale filmico della Fondazione Aamod e degli archivi partner.
La Giuria del Premio Zavattini, presieduta da Susanna Nicchiarelli e composta da Ugo Adilardi, Elisabetta Lodoli, Roland Sejko, Giovanni Spagnoletti ha selezionato i dieci progetti finalisti dell’edizione 2018, i cui autori potranno partecipare al percorso formativo e di sviluppo che prenderà avvio il prossimo 14 luglio.
E’ stata valutata la qualità dei progetti pervenuti da parte dei giurati i quali hanno, in alcuni casi, ravvisato il ricorso a formule consolidate, anche nell’uso del materiale di repertorio, nel narrare il rapporto tra memoria e presente.
I finalisti selezionati ed i relativi lavori sono: Anche gli uomini hanno fame di Andrea Settembrini, Francesco Lorusso, Gabriele Licchelli; La memoria della luna di Tiziano Locci; La sopraelevata di Benedetta Valabrega; Domani chissà, forse di Chiara Rigione; Liquirizia romana di Valentina Savi e Giulia Sbaffi; Tracce di Rocco di Marina Resta; La Napoli di mio padre di Alessia Bottone; Supereroi senza superpoteri di Beatrice Baldacci; I suoni del tempo di Jeissy Trompiz; Monuments Men: la storia di Montecassino di Ludovica Acampora e Monica Siclari.
La giuria e la direzione del premio Zavattini, dopo la selezione dei lavori, hanno augurato agli autori ed alle autrici un buon lavoro.