E’ dal 2014 che il simpatico orsetto in montgomery e sandwich di marmellata mancava dalle sale cinematografiche, da quando è stato nominato per diversi BAFTA ed ha vinto come Migliore Commedia ai 2015 Empire Awards e ha incassato più di 250 milioni di dollari in tutto il mondo diventando il film per famiglie, non statunitense, con il più alto incasso di sempre.
Paddington è ormai un celebre membro di Windsor Gardens, la comunità in cui vive con la famiglia Brown. A caccia del regalo perfetto per il centesimo compleanno di zia Lucy, il nostro simpatico e buffo amico trova un raro libro pop-up in un negozietto di antiquariato. Dopo avere svolto una serie di lavoretti per tentare di comprarlo, il libro sparisce misteriosamente, scatenando l’orsacchiotto e la mitica famiglia Brown sulle tracce dell’astuto ladro che l’ha trafugato.
Dopo il grande successo del primo film che in Italia ha incassato più di 5 milioni di euro al botteghino, torna l’orso più famoso del cinema!
Il sequel è prodotto da Heyday Films e STUDIOCANAL, il ritorno di Paddington sul grande schermo è guidato dal regista nominato ai BAFTA, Paul King (Paddington, Come Fly With Me, The Mighty Boosh), scritto da Paul King e Simon Farnaby (Yonderland e Mindhorn) e prodotto dal pluripremiato David Heyman (produttore di tutti e gli otto i film di Harry Potter, Gravity, Il ragazzo dal pigiama a righe, Animali fantastici e dove trovarli).
Con Hugh Grant e Brendan Gleeson che si uniscono al cast formato da Hugh Bonneville, Sally Hawkins, Julie Walters, Jim Broadbent, Peter Capaldi, Madeleine Harris e Samuel Joslin, mentre per la versione italiana Francesco Mandelli presta ancora una volta la voce all’orsetto Paddington.
Un discorso a parte merita senza dubbio il lavoro di staff che ha portato all’animazione dell’orso paddington grazie a Pablo Grillo ed il team di animatori di Framestone. La creazione del personaggio principale del film si evolve attraverso molte iterazioni, con Ben Whishaw che registra la voce dell’orso e Grillo che lavora quotidianamente con King per riesaminare ogni minima calibrazione di ogni espressione e gesto. “Quando siamo arrivati al punto di animare il volto di Paddington, molte cose sono state prese da Ben Whishaw stesso. Ci sono così tante cose che possono essere trasmesse dal viso, ogni espressione o piccola regolazione degli occhi può dare un tale cambiamento allo stato d’animo di un personaggio”.
I movimenti fisici di Paddington e la sua interazione con gli oggetti del mondo reale sono sicuramente uno degli ostacoli più grandi da superare quando si anima l’orso. “Sia che cammini tra i tavoli o che scivoli lungo un bancone, doveva sembrare realistico e appartenente al mondo reale, pur mantenendo il suo comportamento”, dice Russell. “Alcune delle scene più divertenti sono quelle in cui si comporta semplicemente come umano. La sequenza della pulizia delle finestre è l’esempio di come siamo riusciti a trovare un modo divertente in cui Paddington possa pulire le finestre. Questo ci ha dato la possibilità di creare non solo qualcosa di originale, ma anche divertirci mentre lo facevamo”.
Il film di animazione è stato presentato alla Festa Internazionale del Cinema di Roma.
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