In occasione dell’uscita-evento del documentario “La scuola romana delle risate”, prevista nelle sale italiane il 17, 18 e 19 aprile 2025, Roma celebra la sua tradizione comica con una serata speciale: giovedì 17 aprile alle ore 20:30, presso il Cinema Barberini, si terrà la prima ufficiale del film alla presenza di numerosi protagonisti della comicità capitolina.
A salutare il pubblico in sala sarà Carlo Verdone, voce narrante del documentario e autentico emblema del cinema romano, affiancato dal regista Marco Spagnoli, dal cast – che include Luca Verdone e Massimiliano Bruno – e dall’autore della colonna sonora originale Tommaso Zanello, in arte Piotta.
Prodotto da Samarcanda Film in collaborazione con Rai Documentari, in coproduzione con Luce Cinecittà e con la partecipazione di Titanus S.p.A., “La scuola romana delle risate” è molto più di un film: è un viaggio emozionante nella storia dell’umorismo romano, un omaggio alla sua forza dirompente, alla sua dissacrazione intelligente, alla sua capacità di leggere la realtà con disincanto e poesia.
Il documentario si muove tra materiali d’archivio preziosi – dalle immagini dell’Istituto Luce, alle Teche Rai, fino ai classici del catalogo Titanus – ricostruendo il cammino di una comicità popolare e al tempo stesso profondamente culturale, che ha saputo attraversare epoche e linguaggi: dal teatro al cinema, dalla televisione ai social, passando per il fumetto.
Nel racconto di Verdone si snodano le figure dei grandi maestri del passato – Ettore Petrolini, Anna Magnani, Alberto Sordi, Gigi Proietti – ma anche le voci di oggi, che ne raccolgono l’eredità e la reinventano: Corrado Guzzanti, Marco Giallini, Virginia Raffaele, Lillo, Enrico Brignano, Claudia Gerini, Serena Dandini, Massimiliano Bruno, Emanuela Fanelli, Stefano Rapone, Enrico Vanzina, Ilenia Pastorelli, Luca Verdone, Zerocalcare e molti altri.
“La scuola romana delle risate” racconta un’arte che non invecchia, capace di far ridere e riflettere, in cui il sarcasmo si fa filosofia di vita e la battuta diventa uno strumento per guardare il mondo. L’umorismo romano è autoironico, corrosivo, tenero e crudele insieme. È uno sguardo sulla città e sull’esistenza che non risparmia nulla e nessuno, nemmeno sé stesso.
Il film di Marco Spagnoli riesce a dare voce a un patrimonio culturale collettivo, che non è solo romano, ma profondamente italiano, capace di attraversare le generazioni e restare attuale. Una lezione di leggerezza che affonda le radici nella storia della Capitale, e che oggi continua a evolversi nelle nuove forme del linguaggio comico.