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#Cinema e Fiction #Spettacolo

Maccio Capatonda abbandona la sua “comfort zone” nella nuova serie Sconfort Zone

Maccio Capatonda attends the photocall of the Amazon Prime television Serie 'Sconfort Zone' at Barberini Cinema in Rome (Italy), March 04, 2025.

foto: Andrea Staccioli/INSIDEFOTO

Dal 20 marzo su Prime Video la comedy autobiografica che mescola comicità, disagio e autoanalisi

Maccio Capatonda torna con un nuovo progetto e questa volta lo fa mettendosi davvero a nudo. Dal 20 marzo su Prime Video arriva Sconfort Zone, la prima serie televisiva firmata dal comico di Vasto, un viaggio tra ironia e introspezione che lo vede protagonista in una veste inedita e più personale. Sei episodi in cui Marcello incontra Maccio, raccontando con uno stile surreale e psicanalitico la sua crisi creativa e il tentativo di riconquistare l’ispirazione perduta.

In Sconfort Zone, Maccio Capatonda interpreta sé stesso, alle prese con un momento di blocco creativo totale. Deve scrivere la sua prossima serie, ma non ha idea di come farlo. La soluzione? Tornare a contatto con il disagio. Ad aiutarlo in questa bizzarra terapia è Arnaldo Braggadocio, psicologo-guru che lo sottoporrà a prove settimanali sempre più estreme per demolire la sua comfort zone e risvegliare la creatività sepolta. Quello che ne verrà fuori sarà un percorso al limite del grottesco, dove la comicità si intreccia con il dramma e l’autoanalisi.

Alla conferenza stampa di presentazione della serie, Maccio Capatonda ha raccontato la genesi del progetto, rivelando quanto questa serie sia, in parte, una sorta di terapia personale:

“È una serie autobiografica al 52 per cento. Per la prima volta ho cercato di fare qualcosa che mi mettesse a nudo. Fino ad oggi indossavo delle maschere e finalmente mi mostro per come sono. Con Sconfort Zone faccio una sorta di autoanalisi sulla mia vita. Ho vissuto una crisi creativa reale e, anziché evitarla, l’ho trasformata nella mia storia”.

L’attore e regista ammette di aver attraversato un momento difficile durante la scrittura:

“Non avevo ispirazione, volevo mollare. Così ho scritto una serie su Maccio che ha una crisi creativa e di identità. È stato un loop infernale da cui sono uscito grazie agli altri autori e a una psicologa”.

Ma Sconfort Zone rappresenta anche un passo avanti nella sua carriera, un esperimento che lo porta a sperimentare nuovi linguaggi:

“Ho voluto mixare comicità e dramma, spingermi oltre a livello recitativo e creare una serie più strutturata e realistica. Cercavo una novità: la sconfort zone mi perseguita”.

Accanto a Maccio, Sconfort Zone vanta un cast ricco di volti noti della comicità e del cinema italiano: Francesca Inaudi, Giorgio Montanini, Valerio Desirò, Camilla Filippi, Luca Confortini, Edoardo Ferrario, Gianluca Fru e Valerio Lundini. La regia è curata da Maccio Capatonda e Alessio Dogana, mentre tra gli autori troviamo Alessandro Bosi, Mary Stella Brugiati e Valerio Desirò.

Dopo il film Il Migliore dei Mondi, che ha segnato una fase di transizione nel suo percorso artistico, Sconfort Zone rappresenta per Maccio Capatonda un’ulteriore evoluzione. Se prima la comicità surreale era l’elemento dominante delle sue opere, ora l’intento è quello di giocare con i generi, esplorando una narrazione più intima e strutturata.