Dalle prime piattaforme di blogging al metaverso, venti anni di cultura digitale raccontati nel volume edito da Dario Flaccovio Editore NEWS CONTENT DESIGN con la prefazione di Daniele Chieffi.
Un viaggio, quello dell’autrice Francesca Ferrara, che conduce il lettore, per i sentieri digitali dell’informazione e della comunicazione fino ai nuovi ambienti virtuali ed esperienziali sempre più appetibili per le aziende e i brand che vogliono creare valore per il loro pubblico di lettori e per le loro community.
L’avvento di internet ha apportato cambiamenti nell’approccio alla trasmissione di contenuti e notizie e spinto anche le redazioni ad interfacciarsi con nuovi linguaggi, algoritmi e narrazioni grafiche. Lo storytelling delle parole passa dal foglio di carta e penna alle piattaforme digitali tra versioni on line di riviste e quotidiani e social media. Un ‘informazione spesso consumata in assetto mobile, tra tablet e smartphone: quest’ultimo, ‘una multimedia pocket consolle’ che permette di avere l’ufficio e la redazione in tasca e nel palmo di una mano.
A fronte di tanta evoluzione tecnologica il professionista dell’informazione e della comunicazione, oggi, è chiamato, più che mai, ad essere un esperto di contenuti multimediali e per esserlo l’aggiornamento professionale continuo è fondamentale in quanto al passo con l’esperienza di nuove modalità di fruizione dell’informazione nella società liquida, fluida e digitale oltre che post pandemica. Non è un caso che l’autrice, nell’illustrare questo sentiero professionale, ponga la dovuta attenzione anche agli ultimi due anni vissuti in simbiosi con la tecnologia e la rete a causa del distanziamento sociale.
«Si parte dagli albori della prima era della blogosfera italiana quando i veri influencer erano i blogger che avevano, con il proprio diario on line, creato dei veri e propri salotti digitali, luoghi di chiacchiere, dibattiti, confronti che rimbalzavano dalla rete alle pagine di cultura e tecnologia dei maggiori quotidiani italiani» racconta la newsmaker Francesca Ferrara che sottolinea come «oggi, chi si occupa dei contenuti e/o delle notizie non può non conoscere le caratteristiche e i linguaggi idonei ad ogni canale di distribuzione dedito all’informazione e alla comunicazione. Quello che già si era affermato, nel 2010, come giornalista multimediale, ovvero, la figura del newsmaker di rete, oggi, con l’arrivo delle piattaforme di social network, allarga ancora di più il suo bagaglio esperienziale abbracciando anche il social media marketing e il social media management. Un processo naturale nel quale si struttura la figura di un professionista dell’informazione e della comunicazione che oltre alle “5W”, del giornalismo anglosassone, sa progettare un piano di comunicazione creato su misura per ogni tipologia di contenuto e piattaforma di pubblicazione. Si delinea, così, anche un nuovo profilo professionale: il #newscontentdesigner che misura l’impatto della notiziabilità sul mercato delle conversazioni. Nel testo, questa evoluzione di competenze professionali prende il nome di news content design, ovvero, un metodo di approccio che attraversa varie aree della comunicazione: dal newsmaking alla mobile content creation, dal content marketing al brand journalism, dalle media relations alle digital pr con una visione globale e glocale, in anteprima, del risultato finale da conseguire».
NEWS CONTENT DESIGN sono tre parole ma anche un unico hashtag: #newscontentdesign che indica l’approccio costruttivo trasversale e più moderno alla costruzione e comunicazione di progetti, prodotti e servizi volti al fabbisogno delle comunità.
«Francesca Ferrara in questo testo affronta, finalmente, la comunicazione dalla giusta angolazione, quella che richiede innanzi tutto la capacità di progettare un processo complessivo, che abbia come obiettivo quello di ideare, progettare e realizzare tutti i contenuti necessari a ottenere un dato risultato. Conoscere ogni singola tecnica e riuscire a utilizzarla in un unicum armonioso e rivolto a un unico obiettivo, questa è l’anima del lavoro e per questo l’autrice ha un approccio tecnico operativo, che scende verticalmente su tutte le tecniche necessarie per realizzare i perfetti “mattoni” che poi andranno a costituire il “palazzo” dell’atto comunicativo» spiega il giornalista e docente universitario Daniele Chieffi che ne ha curato la prefazione e continua: «Francesca Ferrara spiega bene quanto sia importante conoscere i diversi materiali e le dinamiche cognitive che muovono tutto, in modo da poter progettare il processo di comunicazione – che chiama design – nella maniera più efficace ed efficiente possibile e trasformarsi da comunicatori a designer di processo dell’atto comunicativo. Il saggio di Francesca Ferrara è finalmente la trattazione completa del percorso culturale che il comunicatore deve seguire. Un testo prezioso, che mancava e che va letto ma soprattutto studiato».
Nell’opera sono presenti anche i contributi di giornalisti e professionisti della comunicazione come: Irene Alison, Federico Badaloni, Assunta Corbo, Claudia Illuzzi, Cristina Maccarrone, Marco Merola, Andrea Paternostro, Alberto Puliafito, Luca Rallo, Barbara Reverberi, Agostino Riitano, Renato Scattarella, Jacopo Tondelli, Maria Grazia Villa, Silvia Zanella, Roberto Zarriello.