Nella sezione documentari Alex Infascelli candidato con Kill Me If You Can, la storia del marine italoamericano che ha inspirato il film Rambo
Il 31 ottobre del 1969 le trasmissioni televisive di tutta l’America vengono interrotte da un annuncio: un giovane Marine italoamericano, armato fino ai denti, ha preso il controllo di un jet della TWA in partenza da Los Angeles e diretto a San Francisco, destinazione finale:
Dopo il documentario su Francesco Totti, Alex Infascelli racconta la storia incredibile di Raffaele Minichiello, una vita costellata di eventi, di racconti di ingiustizie, di tragedie personali che lo hanno portato ad atti estremi, come quello del primo dirottamento aereo. Una storia raccontata alla festa del cinema, uscito in sala e nelle piattaforme streaming, una storia avvincente raccontata proprio dal protagonista. Il documentario è prodotto da Fremantlemedia Italia e The Apartment con Rai Cinema.
Figlio di emigranti irpini negli Usa dopo il terremoto dei Sessanta, Minichiello si arruola giovanissimo nei marines e parte per il Vietnam. Dopo un paio di anni rientra negli States, affetto da stress e sindromi post traumatiche. Dopo uno scontro con i vertici militari per un pugno di dollari che non gli vengono riconosciuti, la combina grossa.
Il Documentario fa parte di una selezione per il 68° David di Donatello, e riguarda i lavori cinematografici usciti tra i 1 marzo 2022 ed il 31 dicembre dello stesso anni, assieme a “Il cerchio” di Sophie Chiarello e “In viaggio” per la regia di Gianfranco Rosi, “La timidezza delle chiome” di Valentina Bertani e “Svegliami a mezzanotte” di Francesco Patierno e tra queste tre nomination ci sarà il vincitore dell’ambito premio.
Nell’ambito dell’evento sarà attribuito il Donatello alla carriera a Marina Cicogna