Si è tenuto a Roma, nella suggestiva cornice di un Teatro di Villa Torlonia tutto esaurito, il primo concerto del tour italiano della pianista neoclassica Antonija Pacek, romantica con un debole per il minimalismo. Alcuni la chiamano grande musica per il cinema, altri la chiamano neoclassica, altri ancora ritengono che necessiti di parole per essere interpretata, la sua musica è stata definita dalla stampa europea “la risposta femminile a Ludovico Einaudi”, “bella come un gioiello radioso” e “simile ad Erik Satie e a Keith Jarrett” – ha proposto un repertorio selezionato dei suoi due album, Soul Colours e Life Stories.
Il concerto è patrocinato dall’Ambasciata della Repubblica della Croazia nella Repubblica Italiana e dall’Ambasciata della Repubblica della Croazia presso la Santa Sede.
Cresciuta in Croazia, laureata in Inghilterra (Cambridge) e operativa in Austria (Vienna), Antonija compone brani aldilà di ogni etichetta e classificazione, tra pop e musica classica, il cui percorso sonoro tocca l’eterno conflitto tra le grandi perdite e i viaggi della felicità, attraversando itinerari di amore e gioia vitale ed il cui tocco è particolarmente sognante ed emotivamente coinvolgente. Compositrice dall’età di sei anni (il suo primo brano Tamed Courage è raccolto nel suo primo album), Antonija Pacek spinge le sue creazioni ogni volta più lontano, senza la pretesa di rivolgersi ad una nicchia perché, nonostante la complessità strutturale, la sua musica arriva direttamente, indistintamente ed emotivamente a tutte le generazioni.
Due i suoi album all’attivo. Il primo, Soul Colours (2014), un distillato della ricerca di tutta l’esperienza vissuta che esprime in forma immediata e veritiera la sua anima, è stato al quarto posto in classifica sulla chart classica di iTunes in Germania, e l’unico, nella top 50, ad essere stato composto da un’artista femminile. Il più recente, Life Stories, pubblicato nel giugno 2017, è una vera e propria celebrazione alla vita in tutte le sue complessità e intensità: un lavoro che colpisce in profondità modulando i sentimenti del fruitore, ricolmo di idee meravigliose e mai scontate che in alcuni tratti può rimandare addirittura allo stile nymaniano.