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Il ritmo nel sangue di De Piscopo a Porta di Roma

Questa sera il ritmo entra prepotentemente e di potenza sul palco del Centro Commerciale Porta di Roma con un irruente Tullio De Piscopo che sprigiona tutta la sua fantasia sulle pelli di ogni tipo di tamburo presente sul palco.

E subito un dinamico Rock strumentale, con un suono poderoso introduce la band, chitarra basso batteria tastiere e sax che sul palco si muove e convince già dalle prime note

La platea al completo accoglie il percussionista partenopeo entusiasta tra le note di quando di Pino Daniele, un tributo ad un grande artista scomparso a cui Tullio De Piscopo legò a lungo la sua permanenza artistica Live ed in studio.

E Tullio De Piscopo con il passare dei brani non si risparmia, alternandosi alla batteria, passando ai timbales, suonando ogni tipo di percussione possibile, fino a suonare con le bacchette le corde del basso del bassista. Perché le percussioni danno ritmo, un ritmo che De Piscopo ha nel sangue, su qualsiasi tipo di strumento che possa produrre un suono. E scorrono pezzi, ma non solo, anche incipit di musica rock, da smoke on the water dei Deep Purple, passando per la musica tradizionale napoletana con ‘O Sarracino, proseguendo per Rawhide Theme dei Blues Brothers e moltissimi altri inserti che arricchiscono i brani che vengono magistralmente eseguiti da una band di scuro alto profilo tecnico.

Ed il ritmo di De Piscopo non è solo musica Rock o Blues, ma nei suoi brani si intrecciano molti stili dal jazz alla musica tribale solo per fare degli esempi che sono padroneggiati dal percussionista di Napoli che lo hanno reso non solo celebre in tutto il mondo, ma anche rappresentante dei percussionisti italiani intrecciando collaborazioni con artisti del calibro di Quincy Jones, Perez Prado, Dizzy Gillespie, Bob Berg, Don Cherry, Gil Evans, Billy Cobham, Gato Barbieri, Vinicius De Moraes, Toquinho, Buddy DeFranco, Massimo Urbani, Astor Piazzolla, Don Costa,  Mina, Adriano Celentano, Lucio Dalla, Manu Chao, Franco Battiato, Fabrizio De André, Enzo Jannacci e tanti tantissimi altri.

Insomma il ritmo delle percussioni contagia tutta la platea di Porta di Roma che ancora una volta ha colto nel segno nella scelta degli artisti del consueto LIVE, e contagia anche tutto il palco al punto che tutti i musicisti, nella parte finale del concerto hanno imbracciato un tambuto e tutti si sono trasformati in percussionisti accompagnando il leader band ed il pubblico che a tempo ha battuto le mani creando un effetto davvero emozionante.

 

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