Lunedì 6 agosto la leggendaria protagonista della musica folk americana, simbolo del pacifismo e della cultura del ’68, a cinquant’anni di distanza da quella straordinaria stagione, Joan Baez saluta con un ultimo tour il grande pubblico dei suoi appassionati.
Nel corso dei sessant’anni dalla leggendaria esibizione al Club 47 di Cambridge, Massachusetts, del 1958 e del successivo storico debutto del 1959 al Festival folk di Newport, numerosi premi, riconoscimenti e attività si sono succedute a ritmo frenetico per la cantautrice statunitense. Nell’ottobre 2011, le è stata conferita la prestigiosa Legion D’Onore, il più alto riconoscimento francese.
Poco dopo la sua entrata nella Rock & Roll Hall Of Fame nell’aprile 2017, Joan Baez aveva infatti annunciato che il 2018 sarebbe stato il suo ultimo anno di tournée ufficiali toccando anche l’Europa, Italia compresa in un lungo tour d’addio alle scene.
Cinquanta anni di carriera durante i quali ha marciato in prima linea nel movimento per i diritti civili con Martin Luther King, ha illuminato i riflettori sul movimento della parola libera, ha organizzato la resistenza alla guerra del Vietnam, ha sostenuto le Dixie Chicks per il loro coraggio di protestare contro la guerra in Iraq, è salita sul palco con il vecchio amico Nelson Mandela all’Hyde Park di Londra mentre il mondo festeggiava il suo 90esimo compleanno e, più recentemente, ha protestato per la costruzione in Dakota dell’oleodotto nella riserva Sioux di Standing Rock. E continua a sostenere ancor oggi con passione le cause che abbraccia. Ha inoltre introdotto Bob Dylan nel mondo, musicale e non, nel 1963 e ha ispirato Václav Havel a combattere per la Repubblica Ceca.