Tutto esaurito per Riki, ovvero Riccardo Marcuzzo, idolo di tantissime teenager accorse all’Atlantico Live di Roma dopo il suo trionfo nella sezione canto del talent Amici.
Riki ha già all’attivo due dischi di platino ed uno d’oro e la sua partecipazione all’ultimo Wind Music Festival proprio nella romana Piazza del popolo ha fatto presagire il pienone dell’Atlantico Live. Ed il tour 2017, seppur con sole due date, è solo un trampolino di lancio per la stagione 2018 in cui numerose saranno le date in tutta Italia. Il suo ultimo album ‘Mania’ è stato presentato il 20 ottobre scorso, pubblicato dalla Sony Music, e dopo una settimana ha guadagnato il primo posto in classifica FIMI/GfK, anche grazie all’anticipazione del brano “Se parlassero di noi” che, a poche ore dalla pubblicazione, è subito entrato al primo posto della classifica iTunes. Insomma, possiamo ben dire che Riki sia il fenomeno Teen dell’anno. Tantissime le fan accalcate in fila, e per assivurarsi i primi posti soo stati disegnati i numeri per determinare l’accesso sul dorso della mano. E cosi’ scopriamo che colei che porta il numero 14 ha preso la sua posizione dal giorno prima alle 17,30, la numero 40 dalle 2 e 30 di notte pur di essere in prima fila e diminuire la distanza da quel ragazzo con gli occhi chiarissimi, che esprimeva nel talent sicurezza davanti alle telecamere, ma che con le sue note e parole esprime dolcezza e tenerezza.
Il concerto inizia puntualissimo, con due musicisti ed un corpo di ballo composto da 4 ragazze che agitano nell’aria altrettanti bastoni luminosi che roteando vorticosamente creano giochi di luce disegnando ognuno la copertina del disco, sulle note introduttive di “Mania”, brano che che dona il titolo al suo ultimo lavoro discografico per poi passare a “Frena” che sancisce il vero inizio dello show con l’ingresso sul palco di Riki.
I ringraziamenti di Riki ai suoi fans, iniziano subito, prima di passare al primo vero set di canzoni dopo l’introduzione in cui si alternano vecchi e nuovi successi: “Se Parlassero di noi”, un brano dell’ultimo album, in cui si alternano melodie alte e basse che mettono a dura prova le capacità vocali di Marcuzzo, prima di passare a Balla con me, accompagnato dalla coreografia delle ballerine e dal videoclip della canzone sui grandi ledwall sullo sfondo che compongono la scenografia. Una hit ottimamente ritmata, dal primo album che precede Replay, altro brano del primo lavoro discografico, una ballad dolce con parole che colpiscono nella loro semplicità le regazze accorse ad ascoltarlo: “Ricordi distorti che corrono, si fermano e poi si nascondono. Mi scrivi qualcosa in inglese, che parla di noi”.
Ed ecco un’altra hit che risale al periodo di Amici, “Sei mia”, con riferimenti ad una storia di un corteggiamento ed un incontro con una ragazza a Milano, una descrizione minuziosa dello stato d’animo: “A un tratto entra quella che vorresti – Liti, frasi sconce e sguardi persi – Ragazza da top copertina e mai troppo coperta – Che ti fa girare indietro e poi girar la testa”.
Ed ancora, dopo una breve introduzione strumentale che sembra sviare le fan, ma che permette un cambio di outfit, Riki inizia a cantare seduto su una grossa poltrona bianca che ricorda la poltrona dei tronisti, posizionata a centro palco tra effetti speciali di fontane luminose ed illuminare il palco.
Scorrono ancora i brani sul palco, il pubblico ne conosce a memoria ogni singola sfumatura, così come le mamme ed i papà che accompagnano, ed illuminano tutti assieme ogni spazio della platea e le gallerie con le luci dei telefonini in uno splendido effetto d’insieme, agitando cartelloni, fogli, cuori e frasi d’amore rivolte a quel ragazzo che sta costruendo con estrema lucidità ed impegno la sua giovane carriera. Ed è così che scorrono veloci brani come “Dentro la notte”, “Diverso”, “Il tempo intorno”, “Ti luccicano gli occhi”, “Credi in te”, fino ad arrivare al brano, presentato anche a Piazza del popolo a giugno dal titolo “Polaroid” in cui il corpo di ballo davvero occupa magistralmente la scena a supporto di una hit accanto a Riki.
Ed ancora: “Ainam”, “Tremo”, “Rumori di fondo” fino ad approdare ad un brano introdotto come sconosciuto ma che in realtà cela le note e la melodia del brano piu’ conosciuto: “Perdo le parole”. Un vero e proprio terremoto, un’ovazione corredata da scene di pianto fino ad arrivare a reali picchi di isteria collettiva, emozioni che salgono alle stelle sin dalle prime note di questo brano.
Il concerto volge al termine: gli ultimi due brani sono “Aspetterò lo stesso” e “In equilibrio” prima dei numerosissimi ringraziamenti a tutto lo staff e tutti coloro, fans compresi, che hanno permesso tutto questo, comprese le produzioni, musicisti e ballerini, ma anche FEP Group che ha realizzato ed organizzato l’evento e Sony Music. Un ringraziamento speciale alla piccola Mia che sta seguendo il concerto assieme a Papà Dj Francesco.
E spazio quindi al bis Di nuovo la canzone piu’ acclamata, “Perdo le Parole” che ancora una volta fa cantare a squarciagola tutto il pubblico presente. Appuntamento al 2018, anno in cui Riccardo tornerà nella Capitale per il prossimo tour questa volta speriamo con una vera band al completo.
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