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Roma Music Festival 2024: una finale che celebra la musica italiana, emergente e di qualità

La foto finale della giuria con i vincitori del Roma Music Festival 2024

Roma, 22 dicembre 2024 – Si respira un’aria tesa al Teatro Golden. Tanti concorrenti – i finalisti, ormai – stanno seduti con i loro sogni e i loro più concreti obiettivi tra le mani, sperando che brillino abbastanza da farsi notare dai giudici. Non è solo una questione di talento, alla finale della XVIIIa edizione del Roma Music Festival: in gioco ci sono tante ore di prove, grandi emozioni, il peso delle aspettative di familiari e amici. E, perché no, anche la stanchezza di una lunga giornata in abiti appariscenti e spesso scomodi.

L’evento, inventato e organizzato da Andrea Montemurro con l’aiuto del conduttore Stefano Raucci, ha iniziato il suo percorso il 28 settembre 2024 con le prime selezioni per questa diciottesima edizione. In veste di presidente della giuria, il maestro Amedeo Minghi, che ha premiato personalmente i vincitori delle categorie in gara.

«Celebriamo la musica italiana, la musica emergente, la musica di qualità» ha detto Raucci, prima di dare il via alla finale del Roma Music Festival 2024.

Apertura della finale in mano alle band

Gli instancabili tecnici sono stati i veri protagonisti dell’apertura della finale. Lo spettacolo ha dato prova della bellezza della musica live, con tanti cambi di cavi, strumenti e attrezzature da collegare con rapidità per permettere alle band di esibirsi.

In una progressione di rock fino all’heavy metal, hanno aperto gli Anthemis con il brano Gravità; seguono i Posto riservato con Genny. A sorprendere, la band che segue, i giovanissimi Scarlet Rose con Vulture, di cui il chitarrista ha solo quattordici anni. Chiudono gli Stealth con Sleep Paralysis.

Il duo Marcolia e Johana si esibiscono al Roma Music Festival 2024

Tre duo per tre stili completamente diversi

Le presenze sul palco del Teatro Golden si riducono dalle band ai duetti. In un clima da Eurovision, i primi a esibirsi sono i Babols con Danza Gitana, seguiti dal piccolo corpo di ballo, le Baboline. Salgono sul palco Marcolisa e Johana con Mille voci e chiudono, al grido teatrale di Io voglio vivere, i Vesbek.

La grande musica italiana ed estera interpretata sul palco

Quando arriva il momento degli interpreti, il livello si alza incredibilmente. In un viaggio “mappamondo” intorno alla musica, si susseguono la voce delicata ma evocativa del siracusano Alavò (Ciao, amore, ciao di Luigi Tenco), quella potente del genovese Andrea Coppa (Back to Black di Amy Winehouse), l’apriliana Haymara Gavillucci (Always Remember Us This Way di Lady Gaga); e ancora l’accento croato di Ksenija, da Spalato, con l’interpretazione di Torna amore di Tomo Mutarello, la richiesta di Giulia Marras con “nun me negate un friccico d’amore” (Na serenata a ponte di Tosca), la delicatezza di Marina con Killing Me Softly, portata al successo dai Fugees. Poi, il palco si infuoca e si torna nel 1968 con l’interpretazione di Suspicious Minds (Elvis Presley) a cura di Ruggero Mele, che riceve la prima, vera standing ovation della serata. Chiudono la voce forte, emozionante ed emozionata della leccese Federica Memmola (La cura di Franco Battiato) e quella graffiante, ruggente della fiorentina Pozzi di Lacrime (Seven Nation Army dei The White Stripes).

Alavò si esibisce al Roma Music Festival 2024 interpretando Ciao, amore, ciao con un vestito ispirato a Billy Porter

L’amore: un fil rouge tra i cantautori in gara

L’ultima categoria in gara è stata quella dei cantautori. Come classico della musica italiana, un ventaglio “d’amore” è stato il protagonista indiscusso dei testi presentati. Valentina Ambrosio, con Onde, ha raccontato l’amore per la vita, le speranze di chi affronta i viaggi in mare per raggiungere coste migliori. Ma ci sono anche gli amori fragili raccontati da Asia con Cera, da Marie Nicole Bacco con Nome e cognome, da L Dream con Rose e origami e da Ellerre con Fantasia. Brani attuali come DDL di Alice Caronna, che al microfono canta che “non esiste legge sull’amore”, o come Piazza Trilussa di Nicole Riso in cui si celebra l’amore per la propria città, Roma, e di tutti i suoi lati. C’è l’amore sofferto in Sadico di Andrea Giancaterini e in Un filo di voce di Intro, quello magico della crescita in Fermati di Mizio Vilardi. Infine, un amore più dance e scatenato con Luna piena di Lave, Imma Be the Star Tonight di Raffs ed È bello rivederti di Renato Serafini.

L’intervento di Andrea Montemurro

Mentre il pubblico e i concorrenti attendevano lo spoglio dei voti da parte dei giudici, è intervenuto l’organizzatore e l’inventore del Roma Music Festival, Andrea Montemurro. Presidente di ANMI (Associazione Nazionale Musicisti Italiani) da febbraio 2021, Montemurro si dice sorpreso di essere arrivato alla diciottesima edizione del Roma Music Festival. Ricorda gli ottimi cantautori usciti dal festival, tra i presenti Jacopo Ratini, vincitore della categoria cantautori nel 2009, e omaggia il festival a suo padre, che gli ha tramesso la passione per la musica. Chiude il suo intervento con una leggera critica al mondo della musica, in cui non si cerca più il talento vero ma solo le cose facili, che si vendono. E questo gli fa trovare la passione per cercare ragazzi talentuosi come i finalisti e lasciarli esprimere sul palco.

Il cantautore Andrea Giancaterina viene premiato da Amedeo Minghi a Roma Music Festival 2024

Le stelle della XVIIIa edizione del Roma Music Festival

Dopo ore di spettacolo arriva il momento decisivo. Jacopo Ratini consegna il Premio della critica a Valentina Ambrosio per Onde, in cui si racconta magnificamente il viaggio dei migranti dagli occhi di un bambino. Il premio Social New Hit, attribuito dal pubblico tramite i voti dal sito ufficiale, viene consegnato da Diego Pellegrino di Eroga Energia alla band Anthemis. Il premio New Sound, infine, viene consegnato da Marco Vittiglio, voce e volto di Radio Radio e giudice di All Together Now, al duo Babols.

È il turno dei premi per categoria, consegnati dal presidente di giuria Amedeo Minghi. Per le Band vincono i giovanissimi Scarlet Rose, mentre tra i duo Marcolisa e Johana strappano il premio a una competizione spietata. A trionfare tra gli interpreti è Alavò, che ha portato sul palco un abito ispirato a Billy Porter, mentre tra i cantautori è un altro giovanissimo dalla voce ruggente che si porta a casa il premio: Andrea Giancaterini.

La diciottesima edizione si chiude con il successo della musica italiana, di qualità ed emergente. Tanti talenti si sono guadagnati la loro vittoria personale, in una gara emozionante che ha fatto brillare ciascuno di luce propria. Chissà dove li porterà la loro carriera: la redazione non può che augurare loro buona fortuna.

La foto finale della giuria con i vincitori del Roma Music Festival 2024