Ventitrè anni e pronto a dimostrare le sue qualità le sue qualità sul palco di Sanremo. Filippo Uttinacci,  lo abbiamo già apprezzato sul palco dell’ultimo concertone del Primo Maggio nel 2019 in presenza, il suo esordio davanti al grande pubblico, appuntamento che si ripete anche nell’anno successivo dalla sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, seppur in diretta streaming per la pandemia.

Disco di esordio dunque nel 2019 e poi il confezionamento di “Santa Marinella”, il brano di questo Sanremo che sarà contenuto nel suo secondo lavoro discografico “Tante care cose”che uscirà il prossimo 12 marzo, un brano ispirato da un racconto che ha ascoltato qualche anno fa, non solo una canzone d’amore ma anche di speranza, una relazione arrivata finita, dove non si può fare altro che prendere coscienza e voltare pagina: “Non cercarmi mai però incontriamoci”.

Ma Fulminacci il palco del teatro Ariston lo ha già calcato, proprio nel 2019 infatti è stato il vincitore dela categoria “Opera Prima” del Premio Tenco 2019.

La Maciste Dischi, casa discografica indipendente di esperienza nel settore ne ha tanta. Nella sua scuderia, oltre a Fulminacci, infatti ci sono numerosi esponenti del genere indie italiano, da Canova a Dente, passando per Gazelle, Mox (con cui Fulminacci ha collaborato), Siberia e Galeffi.

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