Dopo tre edizioni di straordinario successo e sold out, Jazz Idea conferma la propria vocazione culturale e formativa, offrendo un palcoscenico d’eccellenza agli studenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio e affiancandoli a maestri riconosciuti della scena nazionale e internazionale. L’iniziativa è promossa e organizzata da Eticaarte e dal Parco Regionale dell’Appia Antica, con il sostegno del Ministero della Cultura e grazie al contributo di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”. La direzione artistica è affidata anche quest’anno a Carla Marcotulli, docente e cantante, che ha ideato un cartellone capace di coniugare raffinatezza e sperimentazione.
Il festival si apre domenica 6 aprile alle ore 18.00 con un doppio concerto: sul palco Lucia Filaci e Vittorio Cuculo Quintet con il progetto originale Our Mood, seguiti dal trio guidato da Roberto Gatto, accompagnato da Marcello Allulli e Pierpaolo Ranieri. Una serata che dà subito il tono all’intera rassegna: dialogo intergenerazionale, creatività e qualità artistica.
Domenica 13 aprile sarà il momento del pianista Francesco Venerucci, che presenta il suo nuovo album Indian Summer. A seguire, un duo d’eccezione: GeGé Telesforo con Christian Mascetta, in un’esibizione che si preannuncia ricca di groove ed emozione.
Il 27 aprile, il festival rende omaggio al grande Nino Rota con il progetto Cinecittà, ideato e arrangiato da Mario Corvini. Dopo di lui, il batterista Ettore Fioravanti presenta il suo album Navigare, con un ospite speciale: Markus Stockhausen, tra i massimi esponenti del jazz europeo.
Il 4 maggio spazio alla contaminazione con Pietra Viva, un progetto che intreccia musica, danza e poesia. La cantante Paola Aurnia sarà accompagnata dalle coreografie di Annarita Pasculli, Giorgio Loffredo e Gloria Carobini, e dalle parole del poeta José Carlos Morgana. La seconda parte della serata vedrà sul palco un altro duo raffinato: Rita Marcotulli e Fabio Zeppetella.
Il domenica 11 maggio, la musica incontra la letteratura con Molteplicità, ispirato a Lezioni Americane di Italo Calvino, firmato da Davide Di Pasquale e Alessandro Del Signore. A seguire, due pionieri del jazz italiano, Antonello Salis e Sandro Satta, riaccendono l’energia del loro storico sodalizio che dagli anni Settanta fonde jazz, etnica, avanguardia e blues.
Il gran finale del festival, previsto per domenica 18 maggio, sarà un omaggio a due giganti della musica italiana: Ottorino Respighi e Charles Mingus. La serata si apre con Respighiana, progetto guidato da Pietro Leveratto insieme ai suoi studenti, che rilegge in chiave jazz la celebre trilogia romana (Pini di Roma, Fontane di Roma, Feste romane), evocando un dialogo ideale con il compositore, che fu docente e direttore proprio al Conservatorio di Santa Cecilia. A chiudere, Todo Modo Legacy di Giancarlo Maurino e Franco Piana, che ripropongono le sessioni jazz composte da Mingus per la colonna sonora mai utilizzata del film Todo Modo di Elio Petri, ispirato all’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia.
Tutti gli appuntamenti si svolgono nella Sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia, in via dei Greci 18. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.