Giro di boa alla Festa del Cinema di Roma. Ancora un esordio alla regia per Margherita Buy e Renato Zero ad animare il red carpet
Domani, martedì 24 ottobre, la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma sarà il palcoscenico di una straordinaria celebrazione cinematografica, accogliendo l’anteprima di “Volare”, il debutto alla regia della pluripremiata attrice Margherita Buy. Nella sua opera prima, Buy esplora con humor e sensibilità la propria fobia del volo, circondata da un cast stellare che include Sergio Rubini, Anna Bonaiuto, Elena Sofia Ricci e Maurizio Donadoni.
Il viaggio attraverso l’arte cinematografica continua alle 21:30 con “Ciao Nì” di Paolo Poeti, una rara gemma restaurata grazie agli sforzi combinati di Tattica, Fondazione Cineteca di Bologna e Mediaset. Il film, impreziosito dalla direzione artistica di Renato Zero, catapulta il pubblico in una intrigante ricerca tra misteri e musica.
Le luci della Sala Sinopoli si accenderanno anche per l’anteprima mondiale di “In Bed with Gondry” di François Nemeta. Questo intimo ritratto del rinomato regista Michel Gondry offre uno sguardo privilegiato sulla sua mente creativa, guidando lo spettatore attraverso un viaggio notturno di influenze, sogni e segreti del processo artistico.
La sezione Freestyle, ricca di proposte innovative e audaci, vede la presentazione di “À la recherche” di Giulio Base, una sofisticata esplorazione delle ambiguità umane, e “The Persian Version” di Maryam Keshavarz, una vibrante riflessione sulle sfide culturali e identitarie.
Il programma della giornata si arricchisce con la proiezione di “Allo la France” di Floriane Devigne e “Wanted” di Fabrizio Ferraro, opere che attraversano temi di cambiamento, ricerca e trasformazione, delineando i confini mutevoli della società contemporanea.
Infine, il concorso Progressive Cinema presenta “The Monk and the Gun” di Pawo Choyning Dorji, un’indagine affascinante sulla transizione democratica in Bhutan, e “Avant que les flammes ne s’éteignent” di Mehdi Fikri, un potente sguardo alle realtà delle periferie francesi.