Crescere da figli d’arte significa vivere immersi nella creatività, tra canzoni iconiche, spettacoli di successo e una vita sempre sotto i riflettori. Ma cosa significa davvero essere figli di Gianni Morandi? Da martedì 11 a domenica 16 marzo, l’OFF/OFF Theatre ospita Benvenuti a casa Morandi, uno spettacolo che porta in scena la storia di Marianna e Marco Morandi, con la partecipazione di Marcello Sindici e la regia di Pino Quartullo. Un racconto ironico e affettuoso, scritto dagli stessi protagonisti insieme a Elisabetta Tulli e Quartullo, che svela la loro personale versione dei fatti, tra ricordi esilaranti e momenti di riflessione.
La storia si sviluppa intorno a un trasloco molto particolare. Fratello e sorella si ritrovano a svuotare la casa della loro storica tata, Marta, che ha vissuto con loro per ben cinquant’anni. Tra scatoloni e vecchi oggetti, scoprono che questa donna li ha amati al punto da conservare ogni loro ricordo: giocattoli, quaderni e persino una perfetta ricostruzione della loro cameretta d’infanzia. Nel bel mezzo della ricerca di un oggetto misterioso e importantissimo, nostalgia e sorprese si intrecciano, mentre le risate non mancano grazie all’arrivo di un traslocatore un po’ troppo esuberante, un ex ballerino invaghito di Marianna, che si rivelerà un elemento di grande scompiglio.
Lo spettacolo si trasforma così in un viaggio nel tempo, tra passato e presente, in cui emergono tutte le sfumature di una vita vissuta all’ombra di un padre ingombrante, seppur amatissimo, e di una madre dalle eccentricità ineguagliabili. Nel corso della narrazione, le incursioni telefoniche dei genitori e dei figli aggiungono un ulteriore tocco di realismo, rendendo ancora più vivace il racconto. Marianna, dopo anni dedicati alla maternità, torna sul palco, sollecitata con affetto dal fratello Marco, che da sempre alterna la carriera di attore e cantante a quella di padre.
Benvenuti a casa Morandi è una commedia sincera, arricchita da musica ed episodi esilaranti, capace di far ridere e riflettere allo stesso tempo. Uno spettacolo che parla con ironia delle dinamiche familiari, trasformando il vissuto personale in un racconto universale in cui chiunque può riconoscersi.
“La commedia mi ha divertito e intenerito molto, perché Marianna e Marco riescono a mettersi a nudo come raramente succede di vedere”, ha dichiarato il regista Pino Quartullo, sottolineando l’autenticità e la leggerezza con cui i due protagonisti portano in scena la loro storia. Un appuntamento da non perdere per chi ama il teatro, la musica e le storie di famiglia raccontate con il cuore.