Questa sera, alle ore 20, il palcoscenico del Teatro Argentina si trasformerà in un luogo di intensa riflessione emotiva con Visita al padre, l’opera del drammaturgo canadese Norm Foster, proposta in una raffinata lettura scenica. A dare voce e corpo a questo emozionante testo saranno due straordinari interpreti, Massimo De Francovich e Maximilian Nisi, guidati dalla regia sensibile e attenta di Piero Maccarinelli.
Visita al padre è un dramma che si muove con equilibrio e maestria tra la leggerezza della commedia e la profondità della tragedia, esplorando il complesso rapporto tra un padre e un figlio. Donald Wellner, un tempo acclamato drammaturgo e vincitore del Premio Pulitzer, si trova oggi a fare i conti con una carriera ferma e con una mente che progressivamente si perde nella nebbia della demenza. Solo e separato dalla moglie, Donald fatica a riconciliarsi con il tempo che passa e con le sue fragilità. Al suo fianco, seppur a distanza intermittente, c’è il figlio Blake, scrittore di viaggi, che torna periodicamente a visitarlo. Nel corso di sette anni, tra dialoghi intensi, silenzi pesanti e momenti di sincera dolcezza, padre e figlio cercano di ritrovarsi, di capirsi, mentre un segreto rimasto sepolto nel passato rischia di travolgere il fragile equilibrio costruito con fatica.
Norm Foster, autore di straordinario successo in Nord America, riesce in quest’opera a coniugare umorismo e profondità, facendo emergere tutta la vulnerabilità dei legami familiari, la difficoltà di comunicare e il peso dei non detti. Sul palco, Massimo De Francovich, attore dalla lunghissima carriera e dalla sensibilità rara, interpreta il padre con un’intensità capace di attraversare la malinconia, il sarcasmo e l’orgoglio di un uomo che sta lentamente perdendo il controllo di sé e della propria memoria. Al suo fianco, Maximilian Nisi offre un’interpretazione altrettanto vibrante nel ruolo del figlio, in un continuo confronto tra desiderio di approvazione, frustrazione e amore incondizionato. La regia di Piero Maccarinelli accompagna i due attori con mano esperta, scavando nelle pieghe psicologiche dei personaggi e offrendo al pubblico un racconto universale, capace di toccare corde profonde.
La serata si inserisce nel cartellone di Parole d’Autore, rassegna che prosegue il percorso avviato con I Lunedì di Artisti Riuniti e Lingua Madre, dedicato alla drammaturgia contemporanea. Dopo il grande successo della passata stagione con Il Premier di Giuseppe Manfridi, la programmazione di quest’anno conferma la volontà di portare in scena testi di forte impatto e attualità. Solo pochi giorni fa, il 20 marzo, il ciclo ha fatto tappa alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea con I funerali di Corrao, testo di Emilio Isgrò dedicato alla figura di Ludovico Corrao, sindaco di Gibellina e visionario promotore del Cretto di Burri. Un’opera anch’essa presentata da Maccarinelli, con la Compagnia Umberto Orsini.