La programmazione di marzo di Officina Pasolini, Laboratorio di Alta formazione artistica e HUB culturale della Regione Lazio diretto da Tosca, si apre con un ospite d’eccezione. Martedì 4 marzo, Ascanio Celestini presenta il suo libro Poveri cristi (Einaudi, 2025), un’opera che raccoglie tre dei suoi spettacoli più recenti: Laika, Pueblo e Rumba. L’autore, in dialogo con la giornalista Annalisa Camilli, accompagna il pubblico attraverso le periferie di Roma, raccontando la quotidianità degli emarginati, uomini e donne che combattono ogni giorno contro l’indifferenza. Attraverso la sua narrazione incisiva, Celestini restituisce dignità a chi viene dimenticato, offrendo uno sguardo profondo e umano su un’umanità resiliente, capace di resistere alla marginalizzazione.
Mercoledì 19 marzo, alle ore 21, sarà la volta di NaElia, artista poliedrica e vincitrice di numerosi premi tra cui il Premio Fabrizio De André e Musicultura 2012. Il concerto solista L’istante imprevisto rappresenta un viaggio tra musica, poesia e arte, in cui la sperimentazione sonora e visiva si intreccia in un’esperienza unica. NaElia, dopo aver completato il percorso formativo a Officina Pasolini nel 2017, torna con uno spettacolo in cui la dimensione digitale e quella analogica si fondono, creando un’esperienza multisensoriale dal forte impatto emotivo.
Venerdì 21 marzo torna Superficie Live Show, il format teatrale ideato e condotto da Matteo Santilli, tra i più amati dal pubblico dell’HUB culturale. L’evento, che prevede monologhi, video, lezioni e rubriche ad hoc, offre una panoramica sul teatro contemporaneo con la partecipazione di attori e musicisti che verranno annunciati a ridosso della serata.
Sabato 22 marzo sarà protagonista Alessio Arena con lo spettacolo Romancero, un viaggio che unisce musica e letteratura spagnola. Con la sua voce, la chitarra e il violoncello, Arena racconta storie di migrazione, radici e rinascita, alternando brani inediti e pezzi della tradizione napoletana. Scrittore e cantautore, partenopeo di nascita e catalano di adozione, intreccia la sua biografia tra Napoli e Barcellona, due città unite dal Mediterraneo ma culturalmente distanti. La sua arte è un ponte tra musica e parola, tra canzone e traduzione letteraria, con un’attenzione particolare alla riscoperta dell’opera di Reinaldo Arenas.
Giovedì 27 marzo sarà la volta di Tiago Nacarato, giovane promessa della musica portoghese, che torna a Officina Pasolini con il chitarrista brasiliano Cainã Cavalcante per presentare Beira Mar, un EP che fonde le tradizioni musicali di Portogallo e Brasile. L’album reinterpreta brani immortali di artisti del calibro di Caetano Veloso, Chico Buarque, Vinicius de Moraes e molti altri, aggiungendo un tocco di freschezza e originalità. Tiago Nacarato, cresciuto con la musica brasiliana grazie alle sue radici familiari, mescola bossa nova e jazz in una sintesi raffinata, mentre Cainã Cavalcante, musicista emergente della scena brasiliana, si distingue per la sua capacità di spaziare tra generi diversi con una sensibilità unica.
Venerdì 28 marzo, l’ultimo appuntamento del mese introduce una novità assoluta con Spaghetti Love Sessions, un format esclusivo realizzato in collaborazione con Spaghetti Unplugged, che ha segnato la scena musicale italiana negli ultimi dieci anni. L’evento prevede una performance intima e ravvicinata con un artista a sorpresa, il cui nome verrà rivelato solo al momento dell’esibizione. Il pubblico sarà seduto in cerchio attorno all’artista, in un’atmosfera raccolta e immersiva, senza l’uso di telefoni cellulari per tutta la durata del concerto.
Martedì 11 marzo prende il via il ciclo di incontri letterari EquiLibri, con la giornalista Francesca De Sanctis che incontra il regista Roberto Andò in occasione della pubblicazione del suo nuovo romanzo Il coccodrillo di Palermo (La nave di Teseo, 2025). Un’opera che segue l’indagine di un figlio tra le ombre della memoria paterna, in una Palermo dal fascino oscuro, sospesa tra colpa, redenzione e giustizia.
Mercoledì 12 marzo il Teatro Eduardo De Filippo ospita Delitto e Castigo, l’adattamento teatrale del celebre romanzo di Fëdor Dostoevskij, firmato e diretto da Francesco Giuffrè. Il cast, composto da attori diplomatisi a Officina Pasolini, porta in scena il tormento di Raskolnikov, giovane studente che si macchia di omicidio per poi essere sopraffatto dal rimorso. Attraverso il dramma interiore del protagonista, lo spettacolo esplora il conflitto tra ambizione e coscienza, tra la sete di potere e la redenzione.