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Teatro Palladium: presentato il cartellone Teatrale 2019

Manifesto

Obiettivo giovani, questo il leit motif ma anche una sfida lanciata dalla stagione 2019-2020 dal teatro Palladium, lo storico teatro nel cuore del quartiere Garbatella dell’Università Roma Tre. Futuro e formazione dei giovani attraverso una programmazione che spazia dalla danza al cinema passando ovviamente per la formazione.

Roberto Latini, Francesca Reggiani, Massimo Popolizio, Michele Placido, Greg (Claudio Gregori), Walter Pagliaro, David Riondino, Werner Waas, Elena Bucci, Marcello Panni, sono solo alcuni dei protagonisti della stagione che rendono il cartellone del Palladium davvero interessante alternando rappresentazioni classiche e compagnie dai linguaggi contemporanei, musica d’arte e musica elettronica, cinema in pellicola e proiezioni di opere di giovani autori. In linea con la sua vocazione universitaria, il teatro offre inoltre progetti per le scuole, attività di coinvolgimento e rigenerazione del territorio, tirocini formativi e laboratori.

“Una programmazione di alta qualità, l’interrelazione tra le arti, la ricerca e la formazione universitaria, fanno del Palladium un centro di cultura di prestigio, di cui l’Università Roma Tre è orgogliosa. La nuova stagione artistica va in questa direzione: fare del teatro lo spazio privilegiato per un confronto vivace e costruttivo tra le aule universitarie, il mondo della cultura e la città” queste le parole del Rettore dell’Università Roma Tre Luca Pietromarchi.

 

TEATRO:

La programmazione teatrale si apre con un nome prestigioso: Roberto Latini. L’artista presenta in prima romana “In exitu”, in scena dall’11 al 13 ottobre. Nello spettacolo Latini dà vita all’omonimo romanzo di Giovanni Testori e affronta la furente inventività linguistica del suo protagonista, un tossico in una qualsiasi Milano degli anni Ottanta, dispiegando il dolore e la solitudine straziante di una vita consumata in evasione e in eversione.

Il 17 e 18 ottobre “La scomparsa delle lucciole” portata in scena dalla compagnia Teatro Popolare d’Arte, terza tappa della trilogia “Dopo Salò”, biografia poetica dell’Italia dalla caduta del fascismo alla fine della Prima Repubblica dedicata a Pier Paolo Pasolini.

Per il festival romano Flautissimo, storico festival romano giunto alla ventunesima edizione, il 7 e l’8 dicembre sarà in scena con “DOC Donne di Origine Controllata” con Francesca Reggiani. L’attrice offre un divertente manuale di sopravvivenza al caos della vita contemporanea.

Sempre il il festival Flautissimo, l’11 dicembre ci sarà la prima assoluta de “Il sogno di Borges”: Massimo Popolizio conduce in un breve e intenso viaggio attraverso alcuni dei più emblematici e intensi racconti di Jorge Luis Borges, accompagnato dal tango rivisitato dal vivo da Javier Girotto.

Dal 13 al 15 dicembre un’altra prima assoluta, quella di “Sancho”, scritto e diretto da Lauro Versari, che vede protagonista Sancho Panza, l’inseparabile scudiero di Don Chisciotte.

Il 17 e 18 gennaio va in scena la prima romana di “Un principe”, una produzione della compagnia Occhisulmondo che si ispira all’Amleto di Shakespeare.

Al grande drammaturgo inglese riconduce anche “Riccardo 3 – L’avversario” di Francesco Niccolini con Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che ne curano la regia, dal 6 al 9 febbraio.

Dal 14 al 16 febbraio va in scena la prima romana di “La scimmia” di e con Giuliana Musso. Ispirato al racconto “Una Relazione per un’Accademia” di Franz Kafka, la pièce ha come protagonista una scimmia che, catturata dagli uomini, per sopravvivere sceglie di imparare ad agire e ragionare come loro, perdendo sé stessa.

Walter Pagliaro cura drammaturgia e regia di “Spettri, un dramma familiare”, in scena in prima romana dal 20 al 23 febbraio. Una versione originale del grande testo ibseniano, dramma manifesto dello scrittore norvegese.

 

Il 12 marzo è la volta di “Inferno Novecento”: nato da un’idea di Fabrizio Sinisi, Sandro Lombardi e David Riondino, mette a confronto i maggiori personaggi dell’Inferno dantesco con le grandi icone del Novecento (Lady Diana, Marylin Monroe, Giulio Andreotti, Andy Warhol, Pier Paolo Pasolini…) o con momenti cruciali della sua storia, costruendo una diversa possibilità di lettura.

Il 14 e 15 marzo in prima romana lo spettacolo “Prima della pensione ovvero Cospiratori”, una “commedia dall’anima tedesca” con la regia di Elena Bucci e Marco Sgrosso, che ne sono anche protagonisti. Vestono infatti i panni di Rudolf e Vera, crudeli devoti al nazismo, ma che il testo di Thomas Bernhard riesce a rendere vicini e comici rivelandone la miseria, l’orrore e l’aridità.

Un classico della tragedia greca è lo spettacolo “Troiane”, in scena dal 5 all’8 marzo, con Paolo Bonacelli ed Edoardo Siravo per la regia di Alessandro Machìa. “Kaspar”, in scena il 21 e 22 marzo in prima nazionale, è una rielaborazione di Peter Handke con Lea Barletti e Werner Waas della misteriosa vicenda di Kaspar Hauser, il ragazzo che affermò di essere cresciuto in totale isolamento in una cella scura.

Dal 24 al 29 marzo torna “Il paese fertile”, rassegna organizzata dal gruppo dei docenti di teatro del Dams dell’Università Roma Tre in collaborazione con la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium. In questa seconda edizione i performer coinvolti, Fabrizio Crisafulli, Alessandra Cristiani e Marcello Sambati, sono accomunati dall’esperienza condivisa con gli studenti nei laboratori che li hanno visti maestri. Accanto a loro è prevista la partecipazione straordinaria dell’attrice-scrittrice Iben Nagel Rasmussen, punto di riferimento nella storia dell’Odin Teatret, la maestra di teatro che ha contagiato con il suo lungo itinerario artistico e personale generazioni di attori. Il suo ultimo spettacolo, Il libro di Ester, verrà presentato per la prima volta a Roma.

 

Un grande ritorno anche quello di “Aprile in danza”, rassegna promossa dalla Fondazione Palladium Roma Tre, curata da Luca Aversano e da Silvia Carandini, giunta ormai alla sua quinta edizione. Si inizia il 3 aprile con “Pezzo Orbitale” del collettivo nomade di performer Balletto Civile: un happening fisico liberamente tratto da “Il libro dell’inquietudine” di Pessoa. Il 7 aprile tocca al gruppo e-MOTION con “FOUR#GENERATION – Trilogia sull’abitare”: un viaggio al femminile nel quale le protagoniste vogliono liberarsi da antichi condizionamenti, reinterpretando e rompendo gli stereotipi che li circondano. Infine il 16 aprile il Balletto di Roma propone “Light On Dance”, che dà l’opportunità a un giovane coreografo di rappresentare il proprio progetto artistico interpretato dai danzatori del Balletto di Roma.