Sul volto la stessa smorfia della mamma Fiona May. Un passo più convinto dell’altro, nell’ ultimo salto, ed è argento. Larissa Iapichino non smette di danzare con la testa nascosta sotto il tricolore, all’annuncio della sua misura di 6.94 sotto gli occhi della mamma e del padre Gianni.
L‘Olimpico urla per lei! Un boato. I primi salti erano stati buoni ma non sufficienti per il podio: All’inizio avevo un po’ di crampi: “Ci tenevo a regalare anche io qualcosa di magico a questa meravigliosa Roma, poi sono stata in crescita costante”, confessa a caldo la lunghista azzurra. Magico è il suo salto che la piazza dietro la tedesca Mihambo. La pista blu dell’Olimpico, che a questi Europei ha portato gli azzurri e Roma nell’Olimpo dell’atletica europea, ha avuto un suo particolare scenario. La curva sud, amata da Tamberi, era tutta per lui e lo ha sostenuto nel salto d’oro. La tribuna Tevere, affacciata sulla pedana rialzata del triplo e del lungo dove la Iapichino è volata, era quasi al completo in quest’ultima giornata degli Europei dei record, così come lo era per Mattia Furlani, anche lui argento sulla stessa pedana nella seconda giornata della rassegna.
“Si sente che non è una pedana normale – aveva detto Mattia – ma mi sento come a terra”. La pedana rialzata è stata una soluzione quasi inedita per offrire al pubblico di Roma una migliore visuale dei salti. “E’ stata un successo” ha ammesso il presidente della European Athletics Karamarinov. Un successo in verità anche per le misure realizzate: “E’ sicuramente più elastica di quando si trova a terra – ci ha detto Gianni Iapichino, e può aiutare chi la sa sfruttare”. Sua figlia Larissa ha saputo farlo bene.
Golden Gala Pietro Mennea – Conferenza Stampa Pre Gara