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#Pugilato

Tanti gli errori nell’incontro Faraoni-Versaci per il titolo italiano di Boxe

Mattia Faraoni

Mattia Faraoni

foto: Riccardo Piccioli

Errori e mancate applicazioni dei regolamenti ufficiali nell’incontro tra Faraoni e Versaci, incontro valido per l’assegnazione del titolo italiano dei pesi massimo-leggeri di Boxe

Al Palasantoro di Roma, all’ingresso sul ring in uno dei match più attesi del mese di marzo, i protagonisti di un acceso face to face nella cerimonia del peso del giorno prima, Francesco Versaci e Mattia Faraoni sembrano poter offrire uno spettacolo davvero avvincente.

Il primo round inizia nel migliore dei modi con un lungo studio tra i due pugili, mominti in cui lo studio dei movimenti dell’avversario è indispensabile per creare una strategia d’attacco durante l’intero match. E nello studio i colpi non tardano ad arrivare. Il pugile romano, guantoni bianchi, molto più morbido e mobile sulle gambe ruota attorno al calabrese Versaci che prende il centro del ring, si cerca il ritmo dell’incontro, si cerca dove poter entrare ed evitare la guardia difensiva dell’avversario.

Faraoni prende l’iniziativa e di tanto in tanto sfonda la difesa avversaria e giunge a toccare il viso dell’avversario, ma sono colpi di studio, fa sentire la sua presenza, fa sentire che quando vuole riesce ad entrare per portare il colpo.

Al minuto dalla fine della ripresa è Faraoni portarsi sulle parte esterna del ring con Versaci al centro che ruota per contenerlo. A 37″ dalla fine del primo round i puggili hanno un il primo scontro sulla corta distanza, si legano con le braccia ed un colpo di Faraoni colpisce sulla nuca il pugile calabrese. Il giudice di gara richiama verbalmente Faraoni che si scusa allungando il braccio verso l’avversario, il match continua, i guantoni dei pugili si toccano e si riprende per gli altri secondi rimanenti.

Faraoni continua ad avanzare mentre Versaci allarga le braccia levando la guardia in tono di sfida. Venti secondi al termine, Faraoni tocca ancora il viso dell’avversario, ancora uno scontro sulla breve distanza e questa volta è Versaci ad entrare a testa bassa. Attenzionato dall’arbitro si continua per altri quattro secondi. Campanella ed i pugili rientrano nei rispettivi angoli.

Ecco quindi l’inizio della fase concitata dell’incontro che si gioca proprio nell’angolo blu di Versaci. Il pugile viene fatto sedere sul seggiolino. Quando vengono chiamati fuori i secondi, il coach richiama l’attenzione dell’arbitro e contemporaneamente inrichiama l’attenzione del medico sportivo che interviene all’angolo del pugile calabrese. Pochi secondi per capire che il match non proseguirà. Pari tecnico e Versaci mantiene il titolo che deteneva.

Colpa del colpo fortuito dietro la nuca? A rivedere bene le immagini il colpo non sembra avere una intensità tale da destare preoccupazione e di episodi simili durante gli incontri ne capitano molti. Tanto è vero che l’arbitro richiama semplicemente Faraoni verbalmente facendo subito proseguire l’incontro che Versaci sembra poter proseguire senza problemi.

L’intervento medico non è avvenuto inoltre in angolo neutro ma all’angolo con la presenza dei secondi che incitavano l’impossibilità di proseguire l’incontro. Ed in questo caso il conteggio del minuto di pausa tra un round e l’altro doveva essere scandito dalla campana che avrebbe decretato comunque l’inizio del secondo round e lasciare in questo modo il verdetto all’arbitro.

Sicuramente una serie di eventi che hanno influenzato il verdetto finale di pari tecnico che annulla da una parte l’incontro, dall’altro lo spettacolo della nobile arte.