Giornata interlocutoria quella di oggi nel contesto del FEI Driving World Championship ai Pratoni del Vivaro.
Si sono intatti tenute le prime due sessioni della prova di dressage, con un totale di 16 equipaggi in campo.
Secondo il parere della giuria, composta da Anne-Marie Turbe (FRA), Stefan Keszycki (POL), Joaquin Medina Garcia (ESP), Barry Capstick (IRL) e Pia Skar (DEN), la prova migliore della giornata è stata messa a segno dallo statunitense Chester Weber che ha condotto il suo tiro a quattro formato da Amadeus, Boris W, First Edition e Julius V, a un punteggio di 41,52.
«Non sono soddisfatto. Solo la prima metà del test è stata davvero all’altezza. Siamo venuti in Europa a maggio per la Coppa del Mondo indoor. Purtroppo, per come è fatto questo sport, se vuoi essere tra i primi cinque, devi passare il tempo a competere con i primi cinque. Vivo a Ocala, in Florida, che è una zona bellissima per i cavalli da attacchi e possiamo competere in diverse sedi della zona per tutto l’inverno, quindi è un buon posto per allenarsi. I miei cavalli sono tutti olandesi e due di loro erano con me a Tryon (dove ha vinto l’oro a squadre nel 2018, ndr), il leader sinistro e il leader destro. Di solito cerco di ottenere punteggi intorno a 30, ma… Il mio (41,52), al momento rimane in punteggio da battere qui ai Pratoni».
In seconda posizione di giornata, l’unica donna della competizione in campo, la tedesca Anna Sandmann in gara a titolo individuale, con Fantast, Fredie U, Iwan de Martha Hoeve Texel e Harley. La Sandmann, con la mamma in carrozza con lei a far parte dell’equipaggio, si allena regolarmente con un trainer d’eccezione: Boyd Exell che qui troverà come concorrente. Il loro punteggio è stato di 42,52.
Per il terzo miglior risultato provvisorio, ancora Germania, con Geog von Stein che con Darco 46, Despardo, Jarodelviro e Playboy 276 ha messo a segno un buon 49,44.
Dopo un solo team per nazione, i rettangoli di oggi propongono la classifica di squadra totalmente provvisoria che vede in testa la Germania, seguita da Olanda e Francia.
Domani le competizioni mondiali ai Pratoni 2022 troveranno di nuovo gli attacchi impegnati nelle ultime due sessioni di dressage che prenderanno il via alle ore 10.
MARATONA MONDIALE: UN PERCORSO TUTTO NUOVO
Il tedesco Josef Middendorf è il “course designer” della maratona dei FEI World Championships di attacchi, in programma sabato con inizio alle ore 10.
Per la storica location dei Pratoni del Vivaro Middendorf ha realizzato un percorso di maratona completamente nuovo. Tutti gli otto nuovi ostacoli sono stati effettivamente progettati e costruiti secondo le condizioni e le regole di gara attuali e nel totale rispetto di questa straordinaria cornice ambientale, in modo da disporre di un tracciato moderno e totalmente compatibile.
La progettazione e la realizzazione hanno avuto inizio poco più di un anno fa. E il collaudo nel Test Event di maggio è riuscito perfettamente.
Preceduta dalle prove di dressage delle prime due giornate e da quella dei coni in chiusura, come sempre la maratona sarà fondamentale ai fini della classifica finale, che in questo caso domenica assegnerà i titoli iridati 2022.
Dopo un controllo dei finimenti e dei cavalli, nella Fase A gli equipaggi saranno impegnati in una sessione di riscaldamento che dovrà durare non meno di 28 minuti e non più di 30, con penalità in caso di mancato rispetto dei tempi. Seguiranno ulteriori 2 minuti nei quali il team potrà utilizzare eventualmente un ostacolo di allenamento.
A quel punto inizia la gara vera e propria, la maratona, con la cosiddetta Fase B che include otto ostacoli. La lunghezza del percorso è di circa 9 km, la velocità media da percorrere è di 14 km/h. Nel caso dei Pratoni, lo sviluppo ondulato del tracciato non andrà sottovalutato per quanto riguarda la resistenza e le condizioni fisiche e mentali dei cavalli.
La realizzazione degli otto ostacoli è avvenuta tenendo in massima considerazione tutti i criteri di benessere del cavallo. La metà è stata costruita con i cosiddetti elementi mobili moderni, a sottolineare ulteriormente la filosofia “horse friendly”.
Il primo ostacolo si affronta dopo 600 metri di gara. Si tratta di una sorta di labirinto circolare fisso, una “Rondell”, realizzato con una serie di anelli concentrici. Viene considerato un ostacolo piuttosto tecnico, da affrontare alla giusta velocità.
Dopo 700 metri c’è l’ostacolo 2, su una salita moderata attorno a una delle tipiche curve dei Pratoni. Anche questo ostacolo è di tipo fisso, con elementi simmetrici.
Aggirata per la seconda volta la piccola collina, l’ostacolo 3 è una vera sfida tecnica con cancelli e passaggi stretti.
Un tratto lungo 1.200 metri, con un percorso alternativo più breve di 250 metri transitando sul punto più alto del tracciato, porta alla nuova area con l’acqua, con l’ostacolo 4 che si presta alla velocità con diversi passaggi in acqua e porte su terreno asciutto con elementi mobili in legno.
Un tratto di 750 metri in salita porta all’ostacolo 5. Due porte con doppia indicazione offrono alcune alternative per trovare il percorso più veloce, ma possono anche indurre a un errore imprevisto.
Dopo un tratto piano, i driver arrivano all’ostacolo 6, che comprende solo elementi mobili e porte larghe 3 metri e mezzo per un passaggio agevole dei cavalli.
L’ostacolo 7, il secondo in acqua, arriva dopo un anello in piano e richiede un impegno particolare. Gli elementi sono posizionati su un’isola, così come nell’acqua e sulle sponde circostanti. Questo punto del percorso sollecita ai cavalli una “risposta” fisica ottimale.
Infine si gira per 1.200 metri intorno al punto più alto del percorso (o si sceglie la scorciatoia alternativa sulla collina) e si arriva all’ostacolo 8 che conclude la maratona di questi Mondiali. Sono stati posizionati 29 elementi mobili, disposti ancora una volta intorno a invitanti porte larghe 3 metri e mezzo.
Gli ultimi 300 metri in piano verso il traguardo sono seguiti dalla nuova “zona di raffreddamento” di 15 minuti, dove un veterinario, un membro della giuria e uno steward effettuano un esame dei cavalli e un controllo dei finimenti.
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