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Roma, il bando per Capannelle: c’è la sospensiva del Tar

La gestione dell’Ippodromo di Capannelle a Roma continua a suscitare dibattiti e controversie, soprattutto in merito alla nuova procedura di assegnazione temporanea decisa dall’amministrazione capitolina. Il Comune di Roma ha avviato una manifestazione di interesse per la concessione temporanea della struttura di via Appia Nuova, nota come il “bando ponte”. Tuttavia, a bloccare momentaneamente questo percorso ci ha pensato il Tar del Lazio, che ha sospeso la determinazione del Comune, rimandando la decisione finale al 20 novembre.

L’amministrazione comunale di Roma, guidata dall’assessore allo sport Alessandro Onorato, aveva promosso il bando ponte per evitare un’interruzione delle attività presso l’Ippodromo di Capannelle e per sostenere l’occupazione e il settore ippico. Lo scopo era di affidare temporaneamente la gestione dell’impianto a un nuovo operatore in grado di garantire stabilità alla struttura e un piano a lungo termine.

L’obiettivo finale del Comune era infatti la cosiddetta “Città dello Sport”, un progetto volto ad assicurare una gestione prolungata e ben definita per sei anni consecutivi, permettendo così di sviluppare attività sportive più ampie e strutturate a Capannelle. Tuttavia, il Tar del Lazio ha temporaneamente bloccato il bando ponte, accogliendo il ricorso di alcune società escluse, che hanno contestato la loro mancata inclusione nel bando negoziato a causa di presunte inadempienze contrattuali.

I giudici amministrativi hanno chiarito che la sospensione è dovuta a una valutazione cautelare, sottolineando che l’obiettivo è prevenire eventuali pregiudizi irreversibili fino alla decisione finale. Al centro della questione vi è la decisione del Comune di Roma di escludere una delle società ricorrenti, considerata inadempiente per via di precedenti contestazioni contrattuali relative alla gestione dell’ippodromo.

Il Comune ha infatti applicato le disposizioni previste dal proprio Regolamento per la gestione e l’utilizzo degli Impianti Sportivi, il quale stabilisce che le società con violazioni al Codice dei contratti pubblici o ai regolamenti comunali non possono partecipare a nuovi bandi. Questo ha portato all’esclusione di operatori economici che, secondo il Comune, non risponderebbero ai requisiti necessari per gestire strutture pubbliche come Capannelle. Il Tar, in risposta, ha ordinato di posticipare la valutazione delle offerte di altri operatori invitati, fino a quando non si terrà l’udienza di merito.

Dal Campidoglio, sede dell’amministrazione comunale, giungono commenti fiduciosi in vista dell’udienza del 20 novembre. Le autorità capitoline ritengono di aver operato secondo la legge e di aver agito con trasparenza, rispettando le normative vigenti e adottando soluzioni adeguate per garantire continuità sportiva e occupazionale. Per il Comune, il bando ponte rappresenta una scelta temporanea indispensabile per salvaguardare posti di lavoro e per mantenere attive le strutture dell’ippodromo.

“Chi sta cercando di approfittare di una situazione delicata, alla fine dovrà assumersi le proprie responsabilità”, commentano dal Palazzo Senatorio, evidenziando come l’attesa per la sentenza finale potrebbe favorire l’interesse di più società per la gestione dell’impianto. Il Comune ha infatti invitato a partecipare alla procedura negoziata 28 società, selezionate tramite una collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, tutte già operative nel settore ippico e beneficiarie di contributi statali.

In questa complicata rete di decisioni e ricorsi, la Hippogroup, società che ha gestito l’Ippodromo di Capannelle per oltre sessant’anni, non ha ritenuto di partecipare alla manifestazione di interesse. Il Campidoglio, inoltre, ha già avviato la procedura per riavere la disponibilità dell’impianto, fissando come termine ultimo per la restituzione la data del 31 dicembre.

Nel frattempo, a causa dello sciopero indetto dai lavoratori a seguito del quale sono saltata le due giornate di corse di questo weekend , il ministero ha deciso di recuperare i premi di particolare rilevanza presso l’Ippodromo di San Siro a Milano. Tra queste, spiccano eventi di rilievo come il Premio Guido e Alessandro Berardelli. Anche sul fronte occupazionale, proseguono le discussioni con i sindacati per assicurare che il personale attuale possa continuare a lavorare, nonostante le incertezze legate al bando.

La situazione di Capannelle evidenzia la complessità nella gestione di strutture pubbliche, soprattutto quando queste sono destinate a un settore delicato come quello sportivo e ippico. Il bando ponte del Comune di Roma rappresenta solo una soluzione temporanea e di transizione, in attesa di un più ampio e ambizioso progetto che possa assicurare stabilità ma nel frattempo, i ricorsi e le controversie legali potrebbero rallentare questo percorso, rendendo incerta la futura gestione dell’ippodromo.