Il mondo dello sport si conferma, ancora una volta, un campo in cui la passione può sfociare in comportamenti poco eleganti, spesso lontani dall’etica sportiva. Lo dimostrano gli episodi che hanno coinvolto recentemente la Roma Volley Club durante le trasferte europee e italiane. A spiccare, però, è la reazione composta e sportiva della tifoseria organizzata giallorossa, “Il Branco”, che si distingue per correttezza e supporto.
La formazione femminile capitolina ha ottenuto una brillante vittoria a Sofia, battendo il Levski per 3-1 nel primo round degli ottavi di finale della CEV Challenge Cup. Tuttavia, l’eco della partita è stata in parte oscurata dagli atteggiamenti del pubblico bulgaro. Fischi, insulti e cori offensivi hanno accompagnato le atlete italiane, episodi che hanno spinto un membro del Branco a commentare con pungente sarcasmo sui social: “Le legioni romane conquistano un’altra volta le secondarie province dell’Impero”.
La reazione delle atlete della Roma Volley è stata degna di nota: nell’esultanza finale, il gesto collettivo di portarsi le mani alle orecchie ha trasmesso un messaggio chiaro, ma privo di volgarità. Un modo per rispondere con classe, mantenendo alta la bandiera dello sport pulito.
Non è la prima volta che “Il Branco” si trova a fronteggiare situazioni del genere. Solo tre settimane fa, durante una trasferta a Cuneo, i tifosi romani avevano denunciato episodi simili, con insulti e cori offensivi rivolti sia alle giocatrici che ai sostenitori giallorossi. Eppure, anche in quell’occasione, la tifoseria romana aveva scelto di rispondere senza cedere alla provocazione, limitandosi a documentare quanto accaduto e ribadendo il proprio impegno per un tifo corretto e leale.
Il contrasto tra il comportamento ostile degli avversari e la condotta del Branco è emblematico. Se da un lato è facile lasciarsi trascinare da emozioni negative, dall’altro i sostenitori della Roma Volley dimostrano che è possibile vivere il tifo con intensità senza mai scendere al livello delle offese personali.
“Il Branco” incarna una visione del tifo che va oltre il semplice sostegno alla squadra del cuore. Non è solo una questione di cori o coreografie, ma un vero e proprio codice comportamentale che mira a promuovere il rispetto per avversari e pubblico. Questo approccio, purtroppo, non è sempre condiviso nelle arene sportive, dove il confine tra passione e ostilità viene spesso superato.
La speranza è che la reazione ironica e sportiva della Roma Volley e dei suoi tifosi possa fungere da modello per altre realtà sportive. In ogni partita giocata in casa, il Branco ha applaudito l’ingresso della squadra avversaria, spesso rappresentanti sono andati ad incontrare e stringere le mani alla tifoseria avversaria, atti che abbiamo notato dalla tribuna stampa in tutte le partite. Il tifo corretto non è solo una questione di etichetta, ma un valore fondamentale per mantenere il gioco una festa di sport e inclusione, piuttosto che una lotta tra fazioni.
La gara di ritorno contro il Levski Sofia, prevista per l’11 dicembre a Roma, sarà un’occasione per ribadire questo messaggio. Nella Capitale, il Branco e la squadra saranno pronti ad accogliere con calore e rispetto anche il pubblico ospite, dimostrando ancora una volta che la vera forza non sta nelle offese, ma nel saper vincere con stile e dignità.