Una delle gare più avvincenti del Golden Gala 2018 è stata quella dei 1500 metri, che ha visto una doppia sfida, quella tra i campioni africani per il successo e quella dei due azzurri in gara per mostrare l’ottimo stato di forma in vista per gli Europei di Berlino. Sul primo fronte, si è registrata una vera e propria lotta tra Timothy Cheruiyot, che alla fine l’ha spuntata chiudendo in 3:33.22, personal best e migliore prestazione mondiale annuale, e Elijah Manangoi, che lo aveva battuto ai Mondiali di Londra, secondo in 3:33.79.
Al terzo posto, invece, l’iridato indoor Samuel Tefera, che ha chiuso in 3:34.84. Sul fronte azzurri, invece, entrambi gli italiani in gara chiudono con il personal best.
Ali Mohad Abdikadar Sheikh chiude al decimo posto in 3:36.54, due secondi sotto il suo personale e tempo ben al di sotto del minimo per gli Europei di Berlino, mentre Yeman Crippa firma il personale in 3:38.22, battendo anche lui lo spagnolo Mechaal e la superstar Silas Kiplagat. A fine gara Abdikadar è al settimo cielo: “Sono contento del tempo che ho corso, peccato soltanto che dopo 800 metri eravamo già staccati dagli atleti di testa. Volevo scendere a 3.35. Lo farò sicuramente in un’altra occasione”. Crippa, invece, è meno esaltato dalla sua prestazione: “Nonostante il clima spettacolare e il tifo incredibile, non son riuscito a correre come avrei voluto, salvo gli ultimi 100 metri. Ma sono comunque contento perché il mio compagno di allenamento, di avventure e di fatica Mohad, che è anche il mio coinquilino, ha fatto il minimo per gli Europei”.