Antonella Palmisano costretta al ritiro nella 20 Km di marcia femminile alle Olimpiadi di Parigi
La 20 chilometri di marcia femminile alle Olimpiadi di Parigi si è svolta su ritmi veloci, nonostante il caldo estivo che ha caratterizzato la giornata nonostante le strade bagnate che nei tornanti a 360° ne hanno condizionato la stabilità.
Purtroppo, per la pugliese Antonella Palmisano, che si allena nella pineta di Castelfusano a Roma, la gara è terminata prima del previsto. L’azzurra, che aveva conquistato l’oro nella scorsa edizione, si è ritirata dopo poco più di tredici chilometri. Fino a quel momento, la campionessa europea e bronzo mondiale era in coda al gruppo che inseguiva la cinese Yang Jiayu.
Yang Jiayu, primatista del mondo, ha dominato la competizione, vincendo con il notevole tempo di 1h25:54. La sua prestazione è stata straordinaria, riuscendo a distaccare di venticinque secondi la spagnola Maria Perez, due volte campionessa mondiale, che ha conquistato l’argento con un tempo di 1h26:19. Il bronzo è andato all’australiana Jemima Montag, che ha stabilito il nuovo record continentale con un tempo di 1h26:25.
Le condizioni atmosferiche hanno reso la competizione particolarmente impegnativa, con temperature in aumento lungo il percorso situato di fronte alla Torre Eiffel. Nonostante ciò, molte atlete hanno ottenuto tempi eccellenti. La colombiana Sandra Arenas si è piazzata al quarto posto con un nuovo primato nazionale di 1h27:03, mentre la messicana Alegna Gonzalez ha chiuso quinta in 1h27:14.
Oltre a Palmisano, altre due italiane hanno partecipato alla gara. Eleonora Giorgi ha terminato al 23esimo posto con un tempo di 1h31:49, mentre Valentina Trapetti, argento europeo a Roma negli europei di quest’anno, si è classificata 35esima con un tempo di 1h35:39.
Per Antonella Palmisano, questo ritiro rappresenta una delusione, soprattutto dopo i successi ottenuti in passato. Tuttavia, l’atleta azzurra ha dimostrato di essere una delle migliori marciatrici al mondo e avrà certamente altre occasioni per riscatto. Il caldo e le difficili condizioni atmosferiche hanno influenzato la gara, ma il talento e la determinazione di Palmisano e delle altre azzurre sono garanzia di ulteriori successi nel prossimo futuro.
“Forse è stata una giornata no – commenta Antonella Palmisano – che può succedere. In una stagione nella quale tutto era andato facile non me lo immaginavo questo scenario, è vero che non è del tutto finita perché c’è ancora la staffetta, ma era questa la gara a cui puntavo. Non so il perché, semplicemente non siamo robot e oggi non era la mia giornata. Sto cercando di trarre conforto da quello che ha detto Arianna Errigo nella scherma, cioè che non è questa gara a identificare quello che siamo come atleti. Devo trovare la forza e il coraggio di rialzarmi, come ho già fatto mille altre volte. Mi aspettavo una gara sul ritmo ed ero pronta, anche perché l’andatura all’inizio era lo stessa degli ultimi allenamenti fatti a casa in cui mi sentivo facile, anzi volevo una gara di questo livello perché speravo di lasciare dietro le altre, il più possibile, però oggi sono io a essere rimasta indietro. Fisicamente sarà più facile ripartire perché ho fatto poco più di metà gara, quello che sarà difficile è ripartire mentalmente, ma sono abituata alle cose difficili. Per la staffetta deciderò con i tecnici, spero con la squadra di trovare la forza di esserci”.