Sono stati tanti i precedenti, nel ciclismo quello più recente, nel Tour dell’Amstel, la trentaseienne Marianne Vos, medaglia d’oro alle olimpiadi di Pechino ha ottenuto il suo terzo successo stagionale beffando la Wiebes. Quest’ultima si è alzata troppo presto, a braccia alzate, prima di essere superata da Vos, per tagliare il traguardo lasciando Wiebes in lacrime dopo essersi resa conto del suo errore. Ma ancora prima tanti e tanti episodi ed in tutte le disipline sportive, dalla maratona alle gare in pista, dal ciclismo agli sport rotellistici. Episodi immortalati in filmati divertenti, quelli che portano ad un sorriso, un’amara risata copre in realtà una tragedia che l’atleta vive, vedendo vanificare tutto lo sforzo di ore di allenamenti. Un po’ come un autogol, un po’ come un roulette russa.
Esatto, noi ci ridiamo, ma anche quello che è accaduto ieri a Roma, nella 20 Km di marcia è una tragedia per Laura Garcia-Caro che, a poche decine di centimetri dal traguardo, ha alzato il braccio, salvo poi con la coda dell’occhio, vedersi superata dall’ucraina Olyanovska, ancora avvolta dalla bandiera nazionale spagnola. Inutile il tentativo di ripredere quell’ultimo ritmo mancante, sopperire a quell’effetto sorpresa che ormai ha condannato la spagnola a scendere giù dal podio lasciando la medaglia di bronzo custodita dai colori giallo-blu.
Un episodio che non sarà ovviamente l’ultimo, che si aggiungerà a qualche video goliardico che farà sorridere, che aggiungerà qualche click in più, che rimarrà nella testa di chi la gara l’ha persa.
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