Quelle prove di Olimpiadi nella Sabina innamorata dell’atletica
I pettorali dei campioni sopra al tavolo in cui i ragazzi e le ragazze che partecipano al Campionato regionale Under 20 ed Under 23 confermano la propria presenza alle gare prima di andarsi a riscaldare. L’esito del test è noto: 10”08 e vittoria per Marcell Jacobs nei suoi 100 metri.
Ma lo sport non è soltanto competizione, agonismo, tecnica. Lo sport, come spesso raccontiamo su questo sito, è un evento sociale. I Campioni Olimpici in carica di 100 e 200, Jacobs e André De Grasse, hanno effettuato insieme ad altri grandi velocisti e giovani promettenti 3 gare di 100 metri per simulare i vicinissimi Giochi francesi. Lo hanno fatto proprio nel mezzo dei Regionali di Rieti, tra una gara e l’altra, con tanti ragazzi appassionati sugli spalti (ingresso allo stadio rigorosamente gratuito).
Quale stadio? Lo Stadio Raul Guidobaldi, uno dei luoghi cardine dell’atletica italiana e non solo. “Tutti i reatini hanno provato a fare atletica almeno per un po’” è una frase che si sente davvero spesso nel capoluogo della Sabina laziale.
L’atletica è già di per sé “per tutti”: possono emergere e diventare professionisti atleti con svariati fisici e doti, grazie all’ampio raggio di specialità della Regina degli sport. Si tratta inoltre di uno sport che si può praticare senza ingenti spese economiche da parte delle famiglie, ed infatti lo si può praticare in tutto il globo: agli ultimi Campionati Mondiali erano presenti atleti provenienti da più di 200 nazioni e sono andate a medaglia ben 50 federazioni nazionali.
C’è però chi nasce con più talento sportivo ed ha la possibilità di fare una grande carriera. Alla maggior parte di noi Madre Natura non ha regalato questa fortuna, ne ha auspicabilmente donato altre. Un ragazzo con talento cristallino nato a Marino e cresciuto proprio a Rieti è Mattia Furlani, che è “uno di loro”, uno dei ragazzi che passano i pomeriggi al Campo Scuola Raul Guidobaldi.
Ieri e l’altro ieri Rana Reider, allenatore di Jacobs e De Grasse, osservava compiaciuto sugli spalti la passione reatina per l’atletica, così come gli atleti. Il duecentista canadese ha salutato “spontaneamente” il pubblico, sorridendo subito dopo aver terminato ognuna delle 3 prove di gara, ed è stato il pubblico a rispondere a lui, non viceversa. Marcell si è fermato almeno 2 ore a fare interviste e firmare autografi. Ivana Spanovic, campionessa mondiale del salto in lungo che come gli atleti del Rieti Olympic Training Camp si sta allenando per la rassegna a 5 cerchi sulle sponde del Velino, definisce il Guidobaldi “the place to be”.
Un piccolo centro di meno di 50.000 abitanti innamorato dell’atletica, che sogna anche con Mattia Furlani e con i campioni del Camp olimpico in vista delle Olimpiadi di Parigi, con la gigantografia di Andrea Milardi, il creatore di questa passione per corse, marcia, salti e lanci, ad osservare contento e fiero quelle 8 corsie “di tutti”.
Leonardo Musio