La 24^ Maratona di Roma ha destato sorprese nei tempi finali della competizione podistica. La gara maschile era partita a un ritmo indiavolato: 14:56 i primi 5 km, 29:58 al 10°, 44:58 al 15°, con una proiezione finale di 2:06. A metà gara il gruppo dei primi è passato in 1:03:18, nettamente sotto il ritmo del record della corsa di 2:07:17 del 2009. Dopo il 25° km (1:15:12), però, quando le lepri si sono fermate, la gara ha avuto un momento tattico, fino a quando al 30° km (1:30:35) Birech ha preso in mano la situazione, mettendosi davanti a tutti. Solo due atleti sono stati in grado di seguirlo inizialmente: l’etiope Dejene Debela Gonfa e il connazionale Ibrahim Abdo Abdi, che però da qualche anno corre per il Bahrein.
Gonfa ha rallentato un paio di chilometri dopo e la sfida è stata a due fino a piazza di Spagna, quando il keniano, che più volte si era sbracciato per chiedere un cambio all’avversario, ha lanciato l’attacco e si è involato verso la vittoria. Il suo tempo, oltre a essere il primato personale (aveva 2:08:45), è uno dei migliori mai corsi a Roma. Birech, che è il fratello maggiore del forte siepista, vive a Iten, uno dei cuori dei campioni keniani, dove si allena nel gruppo del manager italiano Gianni Demadonna, guidato dal coach Joseph Cheromei. Sposato, è padre di tre bambini, di cui l’ultimo è nato solo un paio di mesi fa.
Abdi, alla sua seconda maratona, si è migliorato di oltre tre minuti e ha chiuso la gara in 2:08:32. Record personale anche per il keniano Paul Kios Kangogo, che ha tagliato il traguardo in 2:09:20, mentre Gonfa è scivolato al 7° posto.
Il primo atleta italiano all’arrivo è stato Ahmed Nasef, 43enne di origine marocchina e bicampione italiano in carica, che gareggia per l’Atletica Desio: dopo una prima metà gara in 1:09:30, ha concluso in 2:21:07, conquistando il 13° posto.
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