Si correrà per l’ambiente, i diritti e contro la violenza sulle donne. Per tutti c’è un percorso agonistico di 12 chilometri e uno non competitivo di 2-4 km che verrà replicato in 42 città italiane (forfait dell’ultim’ora a Orvieto), 12 all’estero e negli Istituti penitenziari di Milano “Bollate” e Monza. Alla fine ci sarà una classifica unica nazionale a circuiti compensati.
Gli atleti più accreditati correranno a Firenze, nell’unica prova prevista sulla mezzaMaratona (km. 21,095). Si tratta degli africani Benhamdane Rachid (Marocco), Jonathan Kosgei Kanda (Kenia) e Paul Tiongik (Kenia) tra gli uomini e Ivyne Lagat (Kenia) e Jelali Jamali (Marocco) tra le donne.
“Insieme a Vivicittà cresce un’idea di città vivibile, di una città che costruisce una mobilità sostenibile e una cittadinanza attiva, anche attraverso lo sport”, dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp.
Vivicittà è una corsa podistica messaggera di pace e convivenza, che sostiene i bambini che fuggono dalla guerra in Siria attraverso un progetto di cooperazione internazionale ed educazione, in collaborazione con la Fondazione Terre des Hommes.
Vivicittà gode della Medaglia del Presidente della Repubblica, del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero dell’Ambiente, del ministero della Giustizia, del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale.
Vivicittà è sostenuta da: Marsh, broker assicurativo leader in ambito sportivo e da Premia, fornitore ufficiale. C’è la collaborazione della Fidal, di Radio 1 Rai, di Corriere dello Sport, di Agenda 21 e Lifegate.
Vivicittà si corre domenica 15 aprile in 42 città italiane e 12 nel mondo. Si corre anche in 3 Istituti penitenziari italiani.