In scena in un rinnovato stadio dei marmi, la migliore anteprima per gli Europei di Roma 2024 al via tra tre settimane.
Diciamolo subito, Roma ha offerto spettacolo. Le gare di velocità dello Sprint Festival, incorniciate nello Stadio dei Marmi intitolato a Pietro Mennea, hanno evidenziato la bellezza della struttura sportiva principe nel cuore di Roma. Saranno state le grandi statue a fare da testimone silenzioso, saranno state le (poche) gradinate di marmo bianco che in qualche modo fanno il paio con uno stadio Pietrangeli a poche centinaia di metri di distanza, ma la bellezza di uno spettacolo sportivo del genere solo Roma riesce a darlo.
Quasi duemila gli spettatori che hanno riempito la tribuna autorizzata, riempiendo tutti i posti disponibili a disposizione degli organizzatori, di certo un pieno successo con questo sold out. Lo è stato per coloro che hanno assistito, lo è stato sicuramente per i tantissimi bambini presenti, che complice una giornata dal meteo favorevole, hanno corso lungo le gradinate dello stadio dei marmi rimesso a nuovo alla caccia dell’autografo su cappellini, magliette e fogli di carta stropicciati, ma soprattutto lo è stato per gli atleti per misurare, cronometro in mano, lo stato della preparazione atletica. Un tifo che comunque dalla tribuna si è assolutamente sentito caldo e festoso. “Per noi atleti, il supporto è fondamentale. Più ci tifano, meglio riusciamo a performare” le parole sul tifo di Marcell Jacobs a fine serata
Venendo alla giornata sportiva, le gare hanno visto prima le categorie giovanili maschili e femminili under 18 ed under 20 impegnate nelle staffette 4×100 e nella distanza degli 80 metri. Da notare la miglior prestazione italiana di categoria con il crono fermato sul tempo di 44.99 per la Under 18 staffetta 4×100 femminile con Carlotta Suppini, Elisa Valensin, Viola Canovi, Margherita Castellani. Miglior prestazione italiana anche in campo maschile U18 staffetta con Francis Pala, Francesco Pagliarini, Daniele Orlando e Leo Domenis che hanno bloccato il tempo sul 40.90.
Si passa velocemente ai big con i 200 metri donne, vinta da una Zaynab Dosso non ancora un grande spovero che fa registrare un tempo di 23.10 secondi. Non contenta della prestazione, seppur vinta, l’atleta è scoppiata in lacrime davanti ai fotografi dichiarando che la gara “L’ho trattata come un allenamento. La pista è eccellente, ma ho sbagliato a valutare il ritmo”.
Nella stessa gara la diciassettenne Elisa Valensin ha battuto il record italiano U20 nei 200 metri con un tempo di 23.15 secondi. Lacrime e felicità nella stessa gara e paradossalmente le prime per la vincitrice e l’incontenibile gioia per la seconda.
In campo maschile, per restare sulla stessa distanza, l’atleta azzurro delle fiamme gialle, Filippo Tortu, conclude con un tempo di 20.72 secondi ammettendo a fine gara di aver commesso errori durante la gara, particolarmente nella curva. “Pensavo di poter fare molto meglio,” ha detto, esprimendo la sua determinazione a migliorare in vista degli europei romani.
Straniere le vittorie di entrambe le gare dei 400 metri. L’olandese Lisanne De Witte si è aggiudicata la gara femminile con il tempo di 52.38 secondi, davanti alla belga Camille Laus e Giancarla Trevisan.
Al maschile, l’americano Trevor Stewart ha vinto con un tempo di 45.86 secondi, seguito da Vladimir Aceti e Riccardo Meli.
La gara principe, quella conclusiva e più attesa è stata quella dei 100 metri maschili. Dopo quattro anni di assenza sul tartan capitolino, Marcell Jacobs ha tagliato per primo il traguardo vincendo i 100 metri con un tempo di 10.07 secondi, beneficiando di un vento favorevole di +1.1. Jacobs ha migliorato il suo precedente record di quattro centesimi di secondo, superando il suo tempo di debutto a Jacksonville alla fine di aprile lasciandosi alle spalle Chituru Ali e Matteo Melluzzo, che hanno concluso rispettivamente in 10.11 e 10.13 secondi.
Il tempo di Jacobs è ancora lontano dai tempi olimpici e quelli necessari per i prossimi europei di Roma. Ci sono ancora da limare 7 centesimi per potersi assicurare una qualificazione olimpica alle finali, ma è anche vero che siamo ancora in un periodo di preparazione atletica che proseguirà nello stadio dell’atletica di Rieti.
Nonostante alcuni errori tecnici, Ali ha espresso soddisfazione per la sua gara, apprezzando particolarmente il supporto del pubblico appassionato. “Il pubblico è stato fantastico, mi ha dato molta energia”, ha commentato Ali, sottolineando l’atmosfera unica dell’evento.
Per le donne Arianna De Masi si è imposta davanti alla statunitense Shania Collins con il tempo di 11.26 secondi per diventare la sesta italiana più veloce di sempre. L’atleta azzurra dell’Atletica Meneghina ha espresso soddisfazione per la prestazione, riconoscendo la qualità della pista e l’energia positiva del pubblico presente.