Dopo oltre due mesi di imbattibilità e una striscia vincente di otto successi consecutivi, si interrompe la corsa della Luiss Roma, che cede tra le mura amiche al cospetto di una Ravenna coraggiosa e cinica, capace di imporsi per 86 a 82 al Palazzetto dello Sport della Capitale.
Per i ragazzi di coach Paccariè si tratta della quarta sconfitta di un girone di ritorno fin qui straordinario, che li ha portati a un passo dalla matematica qualificazione ai playoff per la Serie A2. Una serata dai due volti per la Luiss, che ha dominato l’avvio di gara, lasciando poi spazio al ritorno degli ospiti, precisi e determinati nel punire ogni disattenzione.
Il primo quarto è stato tutto di marca capitolina: difesa aggressiva, circolazione fluida e intensità da categoria superiore. La tripla di Villa e il gioco spalle a canestro di Salvioni hanno lanciato la fuga iniziale fino al 25-9 del 10’. Il divario ha riflettuto la differenza in classifica e lasciato presagire l’ennesima serata positiva per i romani.
Ma nel secondo periodo Ravenna ha cambiato passo, rientrando in campo con una mentalità diversa. Tre palloni recuperati in rapida successione hanno acceso l’entusiasmo ospite, mentre le percentuali da tre sono salite con costanza, culminando nella tripla di Dron che ha chiuso il primo tempo sul 47-40, accorciando il distacco.
La ripresa si è fatta più tesa e sporca, con la Luiss che ha perso brillantezza, soprattutto sul piano mentale. Ravenna ha continuato a crescere, trovando il pareggio a quota 57 grazie a un capolavoro balistico di Ferrari, e addirittura chiudendo avanti il terzo periodo (62-65) con un’altra sua incredibile tripla in equilibrio precario.
Nel finale la Luiss prova a rispondere: una tripla di Pasqualin e un bellissimo assist per Van Ounsem tengono viva la speranza (75-77 al 36’), ma Ravenna non si scompone e continua a spingere. Gli ultimi minuti sono un concentrato di tensione e nervi, con l’episodio chiave sull’82-84: Fallucca ha la palla per il sorpasso, ma viene disturbato evidentemente sul tiro da tre. Gli arbitri non intervengono e sul capovolgimento di fronte è Dron a chiudere i giochi in contropiede, firmando gli ultimi due punti della partita.
Una sconfitta che brucia, non tanto per il punteggio, quanto per la sensazione di aver lasciato per strada una partita che la Luiss sembrava avere in mano. Una gara in cui, oltre al calo fisiologico, resta qualche perplessità sull’arbitraggio, come evidenziato anche dai toni misurati ma chiari nel post-partita.
Luiss Roma – OraSì Ravenna 82-86 (28-12, 19-28, 15-25, 20-21)
Luiss Roma: Thomas Van ounsem 21 (5/7, 0/2), Valerio Cucci 13 (1/5, 2/4), Marco Pasqualin 11 (2/3, 1/7), Francesco Villa 10 (1/3, 2/5), Riccardo Salvioni 10 (5/5, 0/1), Edoardo Bottelli 8 (1/2, 1/4), Fabrizio Pugliatti 6 (3/5, 0/1), Matteo Fallucca 3 (0/1, 1/4), Matija Jovovic 0 (0/0, 0/0), Christian Orman 0 (0/0, 0/0), Simone Rocchi 0 (0/0, 0/0), Mattia Graziano 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 25 / 32 – Rimbalzi: 33 9 + 24 (Thomas Van ounsem 10) – Assist: 13 (Marco Pasqualin, Francesco Villa 4)
OraSì Ravenna: Alessandro Ferrari 17 (5/6, 1/4), Illya Tyrtyshnyk 17 (0/1, 5/7), Gabriel Dron 16 (3/5, 2/4), Michele Munari 13 (5/5, 1/3), Federico Casoni 9 (3/3, 1/4), Kevin Brigato 8 (1/3, 2/4), Riccardo Crespi 6 (3/6, 0/0), Tommaso De gregori 0 (0/4, 0/0), Flavio Gay 0 (0/1, 0/1), Niccolo Malaventura 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 10 / 14 – Rimbalzi: 32 5 + 27 (Federico Casoni 8) – Assist: 12 (Michele Munari, Riccardo Crespi 3)